Il calcio e l’amore per i cani: il Pallone d’Oro va alla Romania

Posted By on Nov 26, 2021 | 0 comments


di Nicoletta Natoli

 

Hulk Messi, Lola Marcelo, Juliette Mertens, Pablo Pirlo e Tano Icardi.

No, non si tratta di una cinquina di prossimi candidati al Pallone d’Oro, ma si tratta di una cinquina di figli a quattro zampe dei loro papà calciatori di fama mondiale. Basta convertire in hashtag su Instagram questi nomi e cognomi per vedere che questi cinque cani, insieme a tantissimi altri, sono diventati protagonisti di foto e video, che li vedono anche cimentarsi con i loro padroni in improbabili pallonetti o interventi che darebbero tanto lavoro al VAR.

Tra i calciatori del nostro Paese che dimostrano di più il loro amore per gli amici a quattro zampe c’è Dries “Ciro” Mertens, papà della sopra citata Juliette. Il belga si impegna attivamente per la difesa degli animali, recandosi molte volte nei canili di Napoli ed esortando sui suoi profili social all’adozione di cani che sarebbero costretti a vivere dietro le sbarre nel caso in cui non trovassero nessuna famiglia pronta ad accoglierli.

Se in Europa c’è un Paese a cui potrebbe essere assegnato il Pallone d’Oro per il rispetto e l’amore per i cani, questo è la Romania. Dall’inizio di questo campionato, infatti, per sensibilizzare i tifosi la federazione calcistica rumena ha deciso che in tutte le giornate di Liga I ogni giocatore entrerà in campo con in braccio un cane randagio vaccinato e sterilizzato, e lo presenterà ai tifosi nella speranza che qualcuno voglia adottarlo. Ogni animale proviene dal canile pubblico di Brăneşti e indossa un foulard con su scritto il suo nome. Se qualcuno allo stadio oppure in TV si dovesse interessare alla sua adozione, dovrà semplicemente mettersi in contatto con la struttura per iniziare tutte le pratiche necessarie. Il progetto si chiama Fill the gap in your life (Riempi il vuoto nella tua vita) e rientra in un protocollo che vieta anche i petardi e i fumogeni durante lo svolgimento della partita. È importante segnalare ancora una volta la forza di uno sport come il calcio, che è riuscito a creare una nuova mentalità perfino in Romania, dove dal 2013 è in vigore una brutale legge che consente l’uccisione dei cani randagi dopo appena quindici giorni di permanenza in un canile.

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