UN’ALTRA SCONFITTA PER I GRANATA

Posted By on Dic 1, 2021 | 0 comments


Pasquale Pollio

Oramai parlare di ultima spiaggia per i granata è divenuto esercizio ripetitivo e quella di ieri sicuramente non era la gara più adatta per racimolare punti salvezza, anche se una Juventus in queste condizioni di forma e di classifica facciamo fatica a ricordarla, inoltre non si è ben compreso per quale motivo la Società non diramava la lista dei convocati, scoprivamo così l’undici che si apprestava a scendere in campo solo alla consegna delle formazioni in sala stampa, ma come avevamo previsto il tecnico decideva di schierare la squadra in campo con un 4-4-2 che vedeva Belec tra i pali, linea di difesa composta da Veseli, Gyomber, Gagliolo e Ranieri; in mediana Kechrida, L.Coulibaly, Capezzi e Zortea con Bonazzoli e Simy di punta, con Kechrida schierato in mediana, anche Allegri confermava il 4-4-2 delle ultime uscite con Szczesny in porta; Cuadrado, Chiellini, De Light e Pellegrini in difesa; centrocampo composto da Bernardeschi, Betancur, Locatelli e Kulusevsky con Dybala e Kean di punta.

Era la Juventus a muovere il primo pallone ed a rendersi pericolosa dopo sei minuti con una conclusione di Kulusevsky che sorvolava la traversa, e dopo tre minuti ci provava Dybala dai sedici metri ma Belec bloccava la sfera senza eccessivi problemi,  erano comunque i bianconeri a fare la partita con la Salernitana che si sistemava compatta dietro la linea della palla, il primo squillo dei granata arrivava al quindicesimo con Simy che anticipava di testa il suo diretto marcatore senza centrare lo specchio della porta, ma al ventunesimo triangolazione perfetta tra Kulusevsky e Dybala che batteva imparabilmente Belec, con la difesa granata che non era sembrata impeccabile, il gol complicava i piani di Colantuono che aveva impostato la gara su difesa e contropiede e che si vedeva costretto a rincorrere la Juventus dopo solo venti minuti, passavano altri otto minuti e sugli sviluppi di una punizione battuta dal vertice destro dell’area da Cuadrado, Chiellini in mischia siglava la rete del due a zero, l’arbitro Forneau veniva però richiamato dal VAR e dopo una valutazione delle immagini annullava la rete bianconera per un fuorigioco attivo di Kean, riportando i granata in partita, intando Colantuono modificava l’assetto tattico spostando Zortea sull’out di destra e sistemandosi con la difesa a cinque, ma il canovaccio della gara non cambiava. ed era sempre la squadra di Allegri a fare la partita, senza però creare pericoli alla porta di Belec, si rientrava così negli spogliatoi con i bianconeri in vantaggio di una rete.

Al rientro in campo i  due tecnici confermavano gli undici di partenza, anche se Colantuono risistemava la squadra con l’iniziale 4-4-2 ed al quarto minuto effettuava un doppio cambio, fuori Kechrida, altra prova impalpabile del tunisino. e Capezzi, dentro Di Tacchio e Schiavone, dando più sostanza al centrocampo, ed al minuto cinquantotto arrivava la grande occasione per siglare il pareggio, con Ranieri che da buona posizione colpiva il palo alla sinistra dell’estremo difensore bianconero, era l’ennesimo legno colpito dai granata in questo campionato, l’occasione scuoteva la Salernitana che cominciava a credere nella rimonta ed avanzava il baricentro, ma arrivava un altro cambioinspiegabile, dentro Djuric fuori Simy, mentre Allegri sostituiva Kean e Pellegrini inserendo Morata e Alex Sandro, ed era proprio Morata che regalava alla sua squadra il gol del raddoppio al sessantanovesimo grazie anche ad un’indecisione della retroguardia salernitana, subito dopo il gol del raddoppio Allegri inseriva Rabiot per Bernardeschi, ma la Salernitana subiva il colpo a livello psicologico e non riusciva più a costruire azioni nella metà campo bianconera, in pieno recupero il direttore di gara assegnava un rigore alla Juventus per una entrata in ritardo di Gyomber su Morata, ma Dybala spediva oltre la traversa scivolando sul piede d’appoggio al momento del tiro, ed onestamente i granata non avrebbero meritato di uscire dal campo con un passivo così pesante, e si materializzaval’ennesima sconfitta della gestione Colantuono, chiamato al capezzale granata per dare una scossa mai arrivata, ma non tutte le colpe possono essere addossate al tecnico che al momento dispone di una rosa costruita male composta da elementi che, con tutto il rispetto, non sono da massima serie,  pertanto la vera partita decisiva non sarà la prossima con il Milan a San Siro ma si giocherà il giorno cinque dicembre quando si conosceranno, speriamo, i nuovi propietari del club.

 

 

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