Nicola Ciacciarelli
Pari e patta. Uno a uno a Torino tra Juve e Napoli e il distacco rimane immutato. Va bene al Napoli, indubbiamente con più assenze rispetto a Madama, meno ai torinesi che non colgono l’opportunità di accorciare la classifica. Prova opaca dei padroni di casa, che hanno subito sin troppo il palleggio dei campani. I bianconeri sono andati sotto a centrocampo, come spesso accaduto quest’anno, senza mai contrastare con troppa convinzione le geometrie avversarie. Difesa bassa, anche troppo, che ha dato coraggio al Napoli, passato in vantaggio a metà primo tempo. La reazione bianconera è stata di rabbia e d’orgoglio, ma con poco raziocinio. Pochi i momenti in cui la Juve ha dato l’impressione di essere in controllo della partita e solo dopo il pari di Chiesa il Napoli ha avuto un piccolo sbandamento.
Della gara di ieri Allegri può salvare il fatto che nel complesso la Juve ha concluso di più rispetto al Napoli (22-16 in totale e 5-4 in porta) e che tutto sommato ha chiuso in crescendo facendo retrocedereil baricentro avversario e non di poco. In una gara che però appariva uno spartiacque, la Juve è parsa troppo impaurita e subire il gioco avversario.