Nicola Ciacciarelli
Un errore clamoroso di Alex Sandro regala il primo trofeo stagionale all’Inter e getta nello sconforto la Juventus, che proprio all’ultimo secondo dei supplementari getta le speranze di potersi giocare ai rigori la Supercoppa. Eppure i bianconeri hanno venduto cara la pelle, giocandosi quasi alla pari una partita che li vedeva indubbiamente sfavoriti. Vuoi per il valore dell’avversario, vuoi per le tante assenze.
L’Inter ha fatto la partita, ma la Juve ha controbattuto colpo su colpo, schiacchiandosi talvolta negli ultimi venti metri come forse era normale che fosse. A pesare sono stati gli errori individuali. Quello di De Sciglio, che ha causato il rigore del pari con un intervento non richiesto su un Dzeko defilato rispetto alla porta, e poi quello come già detto di Alex Sandro. Un appoggio di petto del tutto incomprensibile. Errori casuali? Forse no. La Juve ha peccato in sicurezza. Indecisioni fatali al cospetto di un grande avversario. I bianconeri non hanno difettato nell’impegno, ma in lucidità sì. Forse colpa delle tante partite ravvicinate e di un dispendio di energie fuori dal comune.
Allegri non può esser soddisfatto da una sconfitta all’ultimo respiro, ma se i suoi confermeranno lo spirito intravisto per larghi tratti del match questa Juve può sperare di migliorare.