Nicola Ciacciarelli
Uno a uno a Villareal e tutto in ballo ancora. Si deciderà a Torino il passaggio del turno per la Juventus. Non basta il gol lampo di Vlahovic, dopo una trentina di secondi, per espugnare l’Estadio de la ceramica. Parejo, solo soletto, pareggia nella ripresa.
Partita non entusiasmante, che comunque mette in mostra una Juve concentrata per un’ora abbondante prima di collassare tutta sul lato forte e lasciar spazio all’inserimento del già citato Dani Parejo. Unico errore in una partita ottima dal punto di vista difensivo. Forse però è qui il punto. La Juve, per larghi tratti di gara, è rimasta bassa. Poca pressione sul portatore di palla, come in occasione del pari spagnolo, quando Capoue ha avuto tutto il tempo di indirizzare il pallone in area. In questi casi o è perfetto l’allineamento difensivo o si paga dazio.
In fase di possesso la Juve ha verticalizzato ogni qualvolta ne ha avuto l’opportunità, ma con alterne fortune. Forse con un avversario del genere sarebbe servita maggior pazienza e un giro palla più elaborato per far stancare maggiormente l’avversario. La verità è che la Juve ha avuto troppo poco il pallone tra i piedi per potersi imporre in casa del Sottomarino giallo e l’uno a uno finale non è un risultato così disprezzabile in vista del ritorno.