Nicola Ciacciarelli
Non senza sofferenza la Juventus batte l’Empoli 3-2 e consolida il quarto posto in classifica, rosicchiando un paio di punti ad Inter e Milan. Al Castellani vittoria importante, perchè arrivata con gli uomini contati. Ovviamente non si è vista una Juve dominante, anzi.
I bianconeri si sono difesi bassi, ma non hanno mostrato la solita solidità difensiva, andando in ambasce troppo spesso sui calci piazzati degli uomini di Andreazzoli. Ci ha pensato un autentico mostro come Dusan Vlahovic a togliere le castagne dal fuoco per Madama. Due gol molto più difficili di quel che possano sembrare. Il primo, quello che ha riportato i torinesi avanti allo scadere della prima frazione, mostra tutte le doti tecniche e di intelligenza del serbo. Evita con un singolo dribbling due avversari, Vicario e Ismajli, e calcia potente per impedire il disperato intervento degli empolesi sulla linea. Il secondo è freddezza e precisione: lanciato da Morata aspetta l’uscita del portiere per superarlo con morbido pallonetto. Vlahovic è potenza allo stato puro, abbinata ad una tecnica già importante. E ci sono margini di miglioramento. Il peso offensivo bianconero è aumentato e non di poco. Ora le difese sono spaventate dall’avanzare bianconero e concedono più spazi per gli inserimenti dei centrocampisti o delle seconde punte, come nel caso della rete di Kean.
Nota lieta è anche la prestazione di Arthur, schierato dal primo minuto, ha recuperato diversi palloni non ultimo quello da cui è nata l’azione del 2-1 ed è sembrato più in palla del solito. Il brasiliano, viste le tantissime assenze (ieri out anche Zakaria) ha davanti a se alcune settimane importanti per ritagliarsi spazio in squadra.