di Giuseppe Vignola
Quando si affrontano in campo Napoli e Fiorentina, le lacrime c’entrano sempre. Non si può dire che la Fiorentina sia la bestia nera sempre e comunque del Napoli. Il giorno più felice per i ragazzi di fede partenopea fu in un pomeriggio di Maggio, uno stadio pieno e i viola contro. Quel pomeriggio porto a Napoli il primo scudetto, il primo titolo conquistato dal sud dai ragazzi di Maradona. Un pomeriggio molto amaro invece è stato quello di qualche anno fa. Dopo la grande vittoria del Napoli di Sarri a Torino, gli azzurri si fermano contro i toscani con un tripletta di Simeone che spense ogni speranza scudetto. Quel pomeriggio si videro lacrime di tristezza, la sera prima la Juventus aveva fatto una grande rimonta a Torino contro l’Inter e la sconfitta del Napoli, con un rosso iniziale per Koulibaly per fallo da ultimo uomo, segnò lo spegnersi di un sogno cullato per tutto l’anno. La Fiorentina, però, da un altro ricordo dolceamaro ai partenopei. Il Napoli vinse una coppa Italia qualche anno fa proprio contro i viola in finale. La serata fu un alternarsi di lacrime di gioia e di dolore. Quelle di dolore per le terribili vicende pre-partita, con un agguato che porterà poi prematuramente via, dopo giorni di agonia, la vita ad un tifoso napoletano. Le lacrime di gioia non ci furono fino in fondo, quella coppa purtroppo si porterà sempre questa terribile macchia e ricordo. Ieri, invece, si sono visti molti occhi lucidi. Il Napoli cade ancora in casa contro i viola in una partita che era fondamentale per la lotta scudetto. Il Milan in questa corsa poi si fermerà a Torino e l’Inter ha l’occasione di riprendersi, dopo un periodo cupo, la testa della classifica. Questa corsa vede potenzialmente i nerazzurri primi con due punti sui cugini rossoneri e tre sugli azzurri. Insomma ci sta la delusione per i ragazzi di Spalletti ma non bisogna, assolutamente, mollare mezzo centimetro. Il campionato è ancora aperto e non si possono fare pronostici. L’importante è restare lì, cercare di provarci in ogni partita fino alla fine e, se sbagliasse qualcuno davanti, avere la cattiveria giusta e necessaria per prendersi questa vetta. Nelle ultime sei, insomma, i calciatori del Napoli, con tutti i suoi tifosi che lo seguono e incitano, devono disperatamente cercare l’impresa.