di Daniele Craviotto
Genoa-Sampdoria o Sampdoria-Genoa. La sfida per il controllo sportivo di Genova. In poche parole il derby della Lanterna. Mai come in questo finale, il faro della città appare spento. I marinai di entrambe le sponde si sentono, per queso, sempre più persi, smarriti e vulnerabili. Già il fatto che non sia più il confronto per la supremazia del calcio ligure, rende perfettamente l’idea di come il ‘21-‘22 delle due compagini sia stato fallimentare. Infatti, zitto zitto, lo Spezia si è preso il comando della mini classifica e se il Grifone dovesse avere la meglio sul Baciccia, vanterebbe il primato per punti fatti nelle sfide della Liguria. Un bello smacco al sempre non tenero capoluogo. Il calcio, per la prima volta dallo scudetto-non scudetto dei Vigili del Fuoco spezzini, sembra pronto a emigrare nella terra di Levante. Non solo. Per differenti motivazioni la retrocessione è un finale drammatico. I rossoblu erano convinti che l’addio del contestatissimo Preziosi possa aprire a scenari con molte più soddisfazioni e minori sofferenze. Andare tra i cadetti quantomeno ritarderebbe il tutto con anche il rischio di non riagguantare subito la A (chiedere al Parma per conferma). Forse ancora peggio potrebbe andare alla Sampdoria. Retrocedere renderebbe molto meno appetibile il prodotto blucerchiato e senza cambio di vertice o di marcia, situazioni peggiori si staglierebbero pesantemente all’orizzonte. Un’estate che così diventerebbe ancor più rovente in terra genovese. Eccoci così arrivati a due sole settimane da una delle stracittadine più influenti, tese, ma anche intriganti da diversi anni. Prima, però, un duplice scontro da non fallire. Genoani in casa con la diretta rivale Cagliari e i doriani a Verona contro un Hellas abbondantemente salvo. Sbagliare con risultai delle altre positive potrebbero essere una mazzata prima della contesa della Lanterna. Una Lanterna in cui la luce si è smarrita. Mai come questa volta richiede un accurato lavoro per accenderne la lampada corretta e illuminare il cammino verso la salvezza oltre che sulla città. Una cosa è certa, questa stagione (comunque si concluda per entrambe) ha messo in evidenza come a Genova si debba ritrovare proprio questa lucentezza ( in realtà non solo sportiva) per tornare a splendere e a gioire.