UNA SALERNITANA BRUTTA MA VINCENTE

Posted By on Ott 9, 2022 | 0 comments


Pasquale Pollio

All’Arechi andava in scena un match che la Salernitana non poteva assolutamente fallire per far si che la debacle con il Sassuolo fosse catalogata solo come un incidente di percorso, inoltre la gara assumeva rilevanza per entrambi i tecnici a rischio esonero in caso di sconfitta.

Dopo una settimana di allenamenti in cui il tecnico granata aveva provato una serie di modifiche tattiche si decideva di non rinunciare al 3-5-2, così Nicola schierava Sepe tra i pali, Gyomber, Danilic e Pirola, a cui toccava sostituire Lovato che si era procurato una distorsione alla caviglia durante la fase di riscaldamento, in difesa, Candreva L.Coulibaly, Radavanovic, Maggiore e Mazzocchi in mediana ed i due “pistoleri”  Bonazzoli e Piatek a formare la coppia d’attacco, dal canto suo Cioffi confermava il 3-4-1-2 che davanti a Montipò vedeva Hien, Gunter e Ceccherini, mediana composta da De Paoli, Tameze, Veloso e Diog con Hrustic alle spalle di Verdi ed Henry

Primi minuti di studio con il Verona che però faceva la partita, mentre la sfortuna sembrava perseguitare i granata che, dopo aver perso in fase di riscaldamento Lovato, perdevano dopo solo otto minuti anche Maggiore sostituito da Vilhena, si arrivava così al minuto diciasette senza che due portieri fossero mai impegnati, ma al diciottesimo ci pensava Piatek a stappare la gara siglando la rete del vantaggio, nonostante il gol subito gli scaligeri non si scomponevano continuando a macinare gioco colpendo anche una traversa con Gunter sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma si rientrava negli spogliatoi con la Salernitana in vantaggio.

Alla ripresa delle ostilità Nicola confermava l’undici iniziale mentre Cioffi sostituiva Henry con l’altro ex di giornata Milan Djuric, accolto dagli applausi della Curva Sud, come era prevedile erano ancora i gialloblù a menare le danze con i granata che si abbassavano stringevano le linee tra i reparti a difesa del vantaggio, il gol però era nell’aria ed arrivava al minuto cinquantasei quando Diog pennellava un cross in area granata con i due centrali che portandosi entrambi su Djuric si perdevano De Paoli che spingeva in rete di testa da distanza ravvicinata, immediatamente Nicola richiamava in panchina Bonazzoli e Piatek per inserire Dià e Botheim, ma la Salernitana subiva psicologicamente il colpo reagendo disordinatamente, al minuto settantasette l’arbitro concedeva un calcio di rigore al Verona per un ipotetico fallo di mano di Radovanovic in area, ma richiamato dal VAR tornava sui propri passi annullando il penalty facendo così tirare un sospiro di sollievo agli oltre 15000 tifosi granata presenti all’Arechi, ma il Verona non si fermava continuando ad attaccare alla ricerca della vittoria, con Cioffi che inseriva forze fresche, ed al settantasettesimo Verdi colpiva il palo alla destra di Sepe con un tiro dai sedici metri, la girandola dei cambi non si fermava, ma quando la gara si avviava al termine sul risultato di parità che avrebbe accontentato più i granata che i gialloblù, Dià regalava i tre punti alla Salernitana chiudendo un micidiale contropiede, per festeggiare la rete un supporter granata si inventava un’invasione di campo arrivando indisturbato sino al settore ospiti, questo gesto scatenava un parapiglia in campo e tra le panchine, a farne le spese erano Ceccherini e Radovanovic mandati anzitempo negli spogliatoi dal direttore di gara, ma non c’era più tempo e la Salernitana conquistava tre punti insperati e fondamentali per il prosieguo del campionato.

 

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