di Francesco Falzarano
FINALE PLAY-OFF SERIE B (ANDATA)
PESCARA – TRAPANI=2-0: Primo round al Pescara, ed è un 2-0 importante. Importante perché da un punto di vista di squadra, di gruppo, di talento; il Pescara ha la forza per andare a segnare a Trapani un goal che risulterebbe fondamentale. Ma andiamo per gradi. Non ci sono novità in formazione per i siciliani , dentro anche Pektovic non al meglio. Il Pescara tiene fuori una bocca di fuoco del proprio forte arsenale, schierando Benali sulla linea offensiva e Menushai a centrocampo. Gli adriatici fanno il match, come era preventivabile, ma l’equilibrio si spezza al 23’. Scozzarella commette fallo e viene ammonito, il calciatore non ci sta, reagisce scagliando la palla lontana, l’arbitro lo vede ed estrae il rosso. Errore imperdonabile del centrocampista siciliano, ma arbitro troppo rigido vista l’altissima posta in palio. Il copione non cambia, ma aumenta la mole di gioco e la pressione del delfino. Il Trapani inevitabilmente abbassa ancor di più il baricentro . Il match è delineato il Pescara affonda il Trapani cerca di limitare i d’anni. Il muro granata cade ad inizio ripresa, quando Benali sigla l’ 1-0. Poi, come al solito ci pensa lui: Gianluca Lapadula, trentaseiesima rete in stagione e 2-0. Il passivo potrebbe essere anche maggiore, ma la squadra di Cosmi si salva come meglio può. Finisce così con l’Adriatico in festa. Partita condizionata per il Trapani, che adesso vede più lontano il suo sogno. Di cattivo gusto l’atteggiamento di Pektovic dopo il cambio, con la reazione di Cosmi sbagliata ma comprensibile. Il mister infatti è stato calmato dal suo staff, e il calciatore è andato negli spogliati anzitempo. Ennesima mancanza di rispetto verso un allenatore che gli ha andato tanto come uomo e come calciatore. Trapani e il Trapani devono crederci, ma il Pescara ora ha i favori del pronostico, anche perché si sa: chi ben comincia è a metà dell’opera .
PLAY-OUT SERIE B (ANDATA)
VIRTUS LANCIANO – SALERNITANA=1-4: Gioco, partita, incontro…forse. La Salernitana sbanca il Biondi di Lanciano con un rotondo successo, che proietta i granata verso la salvezza. Se da un lato c’è la partita perfetta dei campani: bravi nel contenimento, nel possesso e cinici al massimo. Dall’altra c’è un Lanciano che è venuto meno sul più bello. Una squadra spenta, scarica mentalmente, con il morale sotto i tacchi. Una squadra che sul campo aveva raggiunto la salvezza, ma che la penalizzazione ha portato nell’inferno dei play-out. Lo sapevamo all’inizio, la preparazione mentale delle due squadre avrebbe potuto fare la differenze; e alla fine così è stato. Passa la Salernitana con Donnarumma. Gli abruzzesi ci credono e reagisco. Pochi giri di lancette e pari di Marilungo. Tanto cuore per la squadra di Maragliulo, ma la sensazione è che i granata abbiano qualche marcia in più. Zito, mattatore dei campani, sigla uno spettacolare 1-2. Il Lanciano si spegne. Non c’è reazione degli abruzzesi neanche nella seconda frazione. La Salernitana triplica, con Gatto, a dici dal termine, e nel recupero Coda rende il passivo ancor più amaro. Non serve un’impresa all’Arechi, ma un miracolo. Maragliulo si prende tutte le colpe, ma non ci sentiamo di condannarlo, perché il mister degli abruzzesi, il miracolo l’ha fatto dal suo arrivo in panchina sulle sponde dell’Adriatico. Bene la Salernitana, la squadra di Menichini avrebbe potuto salvarsi tranquillamente, e tanti complimenti vanno fatti al tecnico ex Crotone. Esonerato dopo la promozione lo scorso anno, ha ripreso in mano la barca mentre stava affondando, e salvo sorprese, l’ha portata brillantemente in salvo.