Pasquale Pollio
I numeri della Salernitana delle ultime dieci gare condannano senza appello il tecnico Nicola che ha collezionato una vittoria con il Lecce, due pareggi con Cremonese e Torino in casa, e ben sette sconfitte, alcune delle quali umilianti, ma quello che preoccupa maggiormente è l’assoluta mancanza di gioco dei granata che approcciano male le gare regalando sistematicamente i primi quarantacinque minuti agli avversari, cosa accaduta anche stasera al Bentegodi, dove per tutto il primo tempo i ragazzi di Nicola hanno prodotto un possesso palla sterile senza mai tirare in porta e subendo in più di un’occasione le folate da parte degli attaccanti scaligeri, e così il Verona è rientrato negli spogliatoi meritatamente in vantaggio grazie ad una rete di Ngonge, inoltre non abbiamo compreso le scelte tattiche del tecnico che ha schierato un 3-5-2 andato immediatamente in sofferenza sull’out di sinistra dove il duo Doig Lazovic imperversava.
Nella ripresa tutti ci saremmo aspettati qualche mossa dalla panchina che invece i cambi sono arrivati solo al minuto cinquantasei qundo il tecnico ha inserito contemporaneamente Piatek, Sambià e L.Coulibaly per Crnigoj, Nicolussi Caviglia e Candreva sistemandosi con il 3-4-3
Con il nuovo assetto tattico i granata prendevano campo ma Montipò non correva eccessivi rischi, l’unica occasione degna di nota arrivava al minuto ottantasette con Piatek che si vedeva respingere un pallone a botta sicura dall’estremo difensore gialloblù.
Ora non resta che attendere le decisioni della Società che potrebbe intervenire drasticamente per provare ad invertire un trend negativo che dura oramai da troppo tempo e che rischia di vanificare gli sforzi di un Presidente che ha messo anima e corpo nella causa granata.