di Alessia Fratarcangeli
CAMMINO – L’Austria, senza troppi problemi, compie un’impresa che pochi immaginavano ma che un’intera nazione aspettava da tempo. La Nazionale di Koller, infatti, non ha incontrato grosse insidie nel suo cammino, dominando il girone con 28 punti, nove vittorie e un pareggio su dieci incontri. Gli austriaci non solo trovano una storica qualificazione agli Europei, ma approdano in Francia da imbattuti tra le Nazionali più forti del vecchio continente. Certo, l’età dell’oro del calcio austriaco è ormai lontana anni luce, ma la crescita calcistica portata da Koller fa ben sperare per il futuro.
ROSA – Ben 15 dei 24 pre – convocati da Marcel Koller provengono dalla Bundesliga, il che dovrebbe essere sinonimo di qualità. Tra tutti spicca ovviamente il nome di David Alaba, campione di Germania con il Bayern Monaco. Non passano inosservati neanche Dragovic, premiato come miglior giocatore straniero del campionato ucraino ed è uno dei giovani difensori più richiesti in Europa; il promettente Hinteregger, 23enne del Borussia Mönchengladbach; Fuchs, neo-campione d’Inghilterra con il Leicester City e l’esterno d’attacco Arnautovic.
ASPETTI NEGATIVI – I campionati europei sono una terra sconosciuta per gli austriaci che, paradossalmente, hanno più esperienza nei Mondiali che nella competizione continentale. La qualificazione è un grande traguardo ma l’ultima e unica partecipazione risale al 2008, anno in cui l’Austria organizzò il torneo. L’Austria arriva in Francia da (quasi) esordiente, come tante altre nazioni, ma avendo l’Europeo un numero di squadre ridotto, la probabilità di incontrare subito le grandi nazionali è molto alta e, perciò, la mancanza di esperienza degli uomini di Koller (oltre il fatto che non partecipa a competizioni continentali e mondiali da qualche anno) potrebbe essere uno svantaggio. Nonostante ciò, l’approdo alla fase a gironi è già da considerarsi un importante passo in avanti per la ricostruzione di una nazionale competitiva.
COME GIOCA – Koller arriva sulla panchina dell’Austria accompagnato da una serie di critiche, ma alla fine i risultati e il gioco sono dalla sua parte. Dopo anni l’Austria ha un’identità di gioco e dei giocatori di qualità su cui fare affidamento. Con tutta probabilità Koller schiererà il solito 4-2-3-1, modulo mai abbandonato in questi due anni. La difesa è il fiore all’occhiello di questa squadra: in porta ci sarà Almer, mentre la retroguardia a quattro sarà formata da Klein, Dragovic, Hinteregger e Fuchs. In mediana spazio a Baumgartlinger e Alaba, mentre dietro l’unica punta Janko si muoveranno Harnik, Junuzovic e Arnautovic.
I CONVOCATI – (Portieri) Almer, Lindner, Özcan; (Difensori) Dragovic, Fuchs, Garics, Hinteregger, Klein, Prödl, Suttner, Wimmer; (Centrocampisti) Alaba, Baumgartlinger, Harnik, Ilsanker, Jantscher, Junuzovic, Lazaro, Schöpf, Sabitzer; (Attaccanti) Arnautovic, Hinterseer, Okotie, Janko.