(di Giuseppe Porro)
Roma e la Roma hanno avuto molti condottieri nella storia, da quelli scesi in battaglia tra legionari; gladiatori; imperatori; generali o pretoriani, a quelli scesi in campo tra giocatori; mister; dirigenti e addetti ai lavori. Nessuno però è come: “il generale di Setúbal”.
José Mário dos Santos Mourinho Félix questo è il nome completo dello Special One, che ricordiamo ha portato un trofeo nella capitale al primo colpo e che tutti danno ormai lontano dall’Urbe capitolina, ha creato un empatia con la città facendo della Roma e di Roma un sol corpo unico e indissolubile.
Tanti condottieri carismatici sono passati per la città imperiale, ma nessuno è ed era riuscito a fare quello che ha fatto Félix, che stupendo anche se stesso, è rimasto rapito dall’amore che ha dato ed ha ricevuto da quello che ormai è il suo popolo.
Senza entrare in altre dinamiche perché non è il momento è perché non abbiamo la presunzione di sapere quello che succederà in futuro (anche se qualche idea c’è la siamo fatta), c’è una stagione da concludere e può ancora essere una stagione da incorniciare.
Félix, così si chiama Mourinho all’anagrafe ha lo stesso nome di una delle legioni più famose dell’antica Roma (destino) la “Flavia Felix” che ha come vessillo un leone (quelli che serviranno in Germania) sullo sfondo giallorosso, ma basterebbero anche i lupi (quelli che accompagnavano alcuni generali nelle loro battaglie) affamati di vittoria.
Tornando indietro nel tempo, dopo la sconfitta nella foresta di Teutoburgo e la rivincita di Idistaviso, le battaglie tra le varie legioni romane e le popolazioni germaniche si susseguirono, portando anche la “Flavia Felix” non solo a respingere le incursioni alemanne ma addirittura a penetrare (quello che dovrà fare la legione giallorossa di Mourinho nella difesa dei tedeschi) in Germania per diversi chilometri.
La legione giallorossa che porta sulle maglie la scritta SPQR ( Senatus Populus Quirites poi abbreviato in Que Romani ovvero il Senato e il popolo romano) ovvero una sigla dell’impero; Mourinho si chiama Félix come una legione romana (e giallorossa) che ha combattuto con onore in Germania; legione stessa che poi venne spostata ad Aquincum ovvero l’attuale Budapest (dove ci sarà la finale di Europa League).
Quindi i segni del destino ci sono tutti, comandante Félix guidi la legione in Germania alla vittoria, Aquincum ci aspetta per poter riscrivere un altra pagina di storia (giallorossa), e perché no un destino diverso da quello che molti tendono oggi a disegnare, ovvero il generale portoghese in esilio dalla capitale, Roma ama Mourinho e una vittoria potrebbe far si che l’unione sì protragga nel tempo.