Pasquale Pollio
Giornata di festa a Salerno dove la squadra è stata accolta da un Arechi straboccante di gioia per una salvezza giunta con ben tre giornate di anticipo, e prima del fischio d’inizio giro d’onore del Presidente Iervolino osannato dai 27000 tifosi presenti, poi la squadra è scesa in campo per una gara che aveva poco da raccontare visto la classifica, per l’occasione Paulo Sousa confermando la nostra previsione schierava la squadra in campo con un 3-4-1-2 che vedeva Fiorillo in porta, segnale forte per Gigi Sepe destinato a lasciare Salerno, Bronn, che sostituiva Lovato fermatosi nel riscaldamento pre gara, Troost Ekong e Pirola in difesa, Kastanos, L.Coulibaly, Vilhena e Mazzocchi in mediana, con Candreva alle spalle di Piatek e Botheim, dal canto suo Sottil davanti a Silvestri sistemava Masina, Perez e Bijol, a centrocampo Pereyra, Samardzic, Walace, Zeegelaar e Lovric, con Nestorovsky e Thauvin di punta.
La partita la faceva l’Udinese senza però creare occasioni di rilievo, ma al minuto venticinque i bianconeri passavano in vantaggio con una rete di Zeegelaar agevolata da una dormita di tutto il reparto arretrato granata, e dopo solo cinque minuti arrivava anche il raddoppio con Nestorovsky servito in maniera perfetta da Pereyra, la Salernitana subiva il colpo e non riusciva ad organizzare una reazione, poi tutto cambiava al minuto quarantatre quando i granata conquistavano un pallone a metà campo, Candreva serviva Kastanos che batteva Silvestri con un tiro a giro che si insaccava all’incrocio dei pali, così si rientrava negli spogliatoi sul risultato di due ad uno per l’Udinese.
Alla ripresa delle ostilità cambio di modulo per la Salernitava che passava al 3-4-2-1 con Bradaric che sostituiva Botheim e Kastanos che si sistemava al fianco di Candreva, ed era proprio la Salernitana a creare la prima occasione da rete della ripresa al minuto cinquantadue con Mazzocchi che a tu per tu con l’estremo friulano perdeva l’attimo per battere a rete, ma il pareggio arrivava dopo pochi minuti grazie ad un gran gol di Candreva sugli sviluppi di un calcio piazzato, al minuto sessantaquattro Bradaric era costretto ad abbandonare il campo per un infortunio alla spalla ed al suo posto Sousa inseriva Sambia, ha quel punto consueta girandola di sostituzioni dalle panchine ed minuto settantasette occasionissima per i bianconeri con Arsal che sparava alto un pallone che doveva solo essere spinto in rete, all’ottantasettesimo Udinese in dieci per l’espulsione di Zeegelaar per doppia ammonizione e quando mancavano solo una manciata di secondi al fischio finale Sambia pennellava un perfetto cross verso l’area bianconera sul quale si avventava Troost-Ekong che firmava la rete del sorpasso mandando in delirio tutto lo stadio e da quel momento partiva la festa.