La prima arma della Spagna? La difesa…

Posted By on Giu 17, 2016 | 0 comments


TIZIANO VILLANACCI

 

Segnatevi questa data: 11 Giugno 2012. Italia – Spagna termina 1-1 con i gol di Di Natale e Fabregas. Era la prima giornata di Euro 2012 ed anche  l’ultima partita che ha visto un portiere della Spagna raccogliere il pallone nella propria rete durante una partita valida per il campionato europeo.

I lampi di Iniesta catalizzano l’attenzione ma il pacchetto arretrato spagnolo ruba l’occhio:  De Gea è stato l’uomo migliore del Manchester United. La difesa a 4 è costituita da Juanfran, Pique, Sergio Ramos e Jordi Alba, il meglio possibile, nel continente, in ognuno dei ruoli a disposizione. I due difensori centrali sono estremamente tecnici e abili nell’anticipo. Ciò permette a Del Bosque di tenere sempre alto il baricentro spagnolo e quindi non permettere di rischiare in zone pericolose. I due terzini, oltre a garantire spinta e ottimi cross, hanno corsa e fiato necessario per  coprire, in  tutti i 90 minuti, entrambe le fasi. Sergio Busquets, ha lo stesso ruolo che ricopre nel Barcellona e garantisce filtro in fase di non possesso e grande qualità unita alla velocità di pensiero. In fase di non possesso Nolito e Morata spesso e (chi sa se anche volentieri) ripiegano in difesa  creando così ancora più compattezza. Del Bosque cura la compattezza come pochi: i numeri sostengono questa tesi: la Spagna sconfisse ad Euro 2012 senza subire gol Irlanda (4-0), Croazia (0-1), Francia (2-0), Portogallo (ai calci di rigore) ed infine l’Italia in finale.  In Francia è partita con Repubblica Ceca (1-0) e Turchia (3-0). Chi sarà in grado di far tornare Del Bosque a disperarsi per una rete subita? Alla Croazia, Martedì 21 Giugno, l’ardua sentenza.

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