LUIGI PELLICONE
Croazia con un…Perisic a Parigi. Il girone D regala un finale che neanche il miglior Hitchcock: la Spagna perde con la Croazia e ridisegna totalmente il tabellone dell’Europeo. Tutta colpa di Sergio Ramos… il centrale del Real Madrid sbaglia il rigore, è in ritardo su Perisic. E cosi a 120 secondi dal termine del girone, il mondo si capovolge e consegna alla storia di EURO 2016 l’ottavo di finale Italia-Spagna. Niente male. La porzione di tabellone colorata d’azzurro ha i crismi per trasformarsi in una rissa da saloon: intorno allo stesso tavolo dell’Italia, Spagna, Germania, Inghilterra, Francia. La via per Parigi è stretta, sconnessa, affollata e pericolosa. Va beh, non è il caso di fasciarsi la testa. La Croazia non è peggio della Spagna. E occhio alla condizione atletica, spesso decisiva in tornei brevi e intensi. Del Bosque ha pochi ricambi: la “furia rossa” ha pochi ricambi, dura poco più di un’ora e finisce spesso lingua a penzoloni. Il resto? Con ottimismo (e neanche troppo): gli inglesi quando conta si squagliano come un cremino dimenticato al sole. La Germania ci ama come Superman ama la kriptonite. La Francia, beh, la semifinale la giocheremmo a Marsiglia: praticamente in casa. L’appuntamento con la Croazia, insomma, è solo rimandato…
Tornando seri: la Croazia è con un…Perisic in finale. Qualità, intensità, grinta e coraggio: senza cinque titolari, supera la Spagna e spiana la strada verso Parigi. Belgio e forse Portogallo, gli unici ostacoli di livello verso la Finale. Resta da decifrare l’ultima incognita: l’ancestrale indecifrabilità della nazionale croata, capace di imprese ardite e scivoloni clamorosi.
La Repubblica Ceca cerca e trova l’harakiri. Sfortunata con la Spagna, audace con la Croazia, irriconoscibile con la Turchia. Nella gara, sulla carta, più agevole, si incarta. Pasqua posticipata per Terim, già dato per morto. Se domani l’Italia supera l’Irlanda, potrebbe ritrovarsi agli ottavi.