Ibra, Sliding Doors bloccate

Posted By on Giu 22, 2016 | 0 comments


LUIGI PELLICONE

La Svezia in cerca di gloria, si aggrappa al suo totem, ma ha pochi argomenti e gioca a “vorrei ma non posso”. Irlanda docet, guai a scoprirsi con il Belgio. Significa consegnarsi alle individualità capaci di ripartire e saltare l’uomo. Occhi e orecchie sintonizzate su Lille, dove l’Italia tiene a bada finche può (e gli va) un’Irlanda commoventemente dozzinale. Preso atto che dall’albero azzurro cascheranno pochi frutti, la Svezia rompe gli indugi. Le sliding doors, però, ruotano in senso contrario. Ibrahimovic fa il suo: un gol annullato, un colpo di testa a colpo sicuro, ma De Bruyne rovina tutto. Salva sulla linea. Il Belgio, terrorizzato, conferma tutti i propri limiti: buoni giocatori, ma il concetto di squadra è estraneo ai ragazzi di Wilmots che esprimono il loro potenziale quando non si deve giocare seguendo schemi e cronometro. Il gol di Nainggolan è la quintessenza dell’improvvisazione applicata al talento. Un gol estemporaneo, come l’Europeo del Belgio. Inutile aspettarsi calcio. Qui si vive di fiammate. Ci si scotta, Ibra che lascia nazionale ed Europeo. Zero gol, un punto e quel colpo di testa che rimbomberà per qualche tempo, prima di sciogliersi nella razionalità. Di più, non si poteva.

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