di Michele Plastino
C’è , in giro, una atmosfera particolare. Al mare il vociare dei bagnanti e’ più silenzioso, le auto nel traffico sembrano tutte magicamente elettriche, i negozi popolati da fantasmi, autobus e tram come rallentati. L’Italia e’ ferma, come se divinamente qualcuno avesse toccato il tasto “pausa” del telecomando. E i pensieri vanno agli azzurri, tutti noi fieri del gruppo, della loro unione, del loro carattere. Finalmente orgogliosi di sentirci italiani. Da troppo tempo ci autodenigriamo consapevoli della brutta china degli ultimi decenni della nostra storia. Potere del calcio, anzi dell’umano pallone. Sara’ pure un artificio, una droga che narcotizza, ma a volte vale la pena sognare. Da un sogno realizzato, seppur piccolo e magari marginale, puo’ rinascere una importante realta’. E contro la Germania il simbolo acquista piu’ valore, sembra un’ occasione del destino. E allora, senza ormai aver piu’ paura di identificazioni partitiche ormai sbiadite, piu’ che mai FORZA ITALIA.