Il Napoli potrebbe insinuarsi nella corsa allo scudetto e rovinare la festa alla Lazio. No, non è ancora cominciato il campionato ma ce n’è uno che ancora dopo un secolo fa parlare di sé, soprattutto in queste calde ore di calciomercato. Il protagonista in questione è il fatidico campionato della stagione 1914-15, interrotto per motivi bellici e ufficialmente assegnato al Genoa. Nelle ultime settimane, facendo propria la battaglia nata da una petizione online di un gruppo di tifosi, la società biancoceleste di Lotito ha smosso i vertici della Federazione per riaprire questo caso scottante. La Lazio, infatti, rivendica quello scudetto e vorrebbe che venisse aggiunto al proprio palmares, in quanto la finale nazionale prevista contro il Genoa non fu mai giocata.
La richiesta è a dir poco bizzarra per il semplice fatto che se una finale non è stata mai giocata, allora quel campionato non andrebbe assegnato a nessuno. Ma la trama si infittisce ancor di più, perché a minare i sogni scudettati dei biancocelesti ci pensa il Napoli. La Lazio, infatti, non era campione del centro sud poiché lo scontro per accedere alla finalissima nazionale non c’è mai stato. Mettiamo ordine.
Il girone Nord era stato vinto dal Genoa (e anche in questo caso le ricostruzioni non sono unanimi), che avrebbe dovuto affrontare la vincitrice del girone Centro-Sud, la cui formula prevedeva due sottogironi. Il girone Centro fu vinto dalla Lazio, ma nel girone Sud non si giunse mai alla fine a causa dell’intervento italiano nella Grande Guerra. Infatti le squadre del Sud che si stavano contendendo il posto erano l’Internazionale Napoli e il FC Naples, dalla fusione delle quali nacque SSC Napoli nel 1926. Vennero giocate un andata e un ritorno, ma a causa di irregolarità di tesseramento di due giocatori, la FIGC decise di annullare il verdetto e rigiocare la doppia sfida. L’andata venne giocata nuovamente il 16 maggio 1915 e l’Internazionale Naples vinse per 3-0, ma la gara di ritorno non poté essere disputata a causa del blocco dei campionato per motivi bellici.
La situazione, perciò, è a dir poco ingarbugliata. Nel 2016 il Genoa si ritroverà a difendere uno scudetto assegnatogli arbitrariamente anni dopo per questioni politiche all’interno della Federcalcio (per non parlare poi delle lamentele di Torino e Inter), mentre dall’altra parte il Napoli potrà avere le stesse pretese della Lazio nell’assegnazione di quel titolo, poiché entrambe avevano la stessa probabilità di raggiungere la finalissima nazionale.
Quindi, dato che quel campionato risulta incompleto in più parti, la soluzione più giusta e onesta (ma sgradita ai genoani) sarebbe quella di non assegnare a nessuno quel titolo, poiché non ci sono evidenti presupposti per decretare una squadra Campione d’Italia 1914-15. Ma la cosa più grave sarebbe creare un pericoloso precedente, utilizzabile da altri club per riscrivere la storia di numerosi campionati contestati.