di Anna Ditta
Dopo la vittoria con l’Olanda e lo 0-0 di ieri con il Kazakistan, l’Islanda si è ufficialmente qualificata per la prima volta agli Europei. La nazionale di Reykjavìk, sotto la guida dell’allenatore Lars Lagerback, andrà quindi in Francia nel 2016 a disputare il campionato europeo. La qualificazione arriva dopo che la squadra si è piazzata nel luglio 2015 al 23° posto della classifica FIFA delle nazionali, registrando il suo record assoluto. L’Islanda sorge su un’isola situata nell’Oceano Atlantico settentrionale, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna. Con i suoi circa 320 mila abitanti, è il Paese meno popolato del continente europeo (ad esclusione dei microstati come Andorra e San Marino). Più di un terzo degli islandesi vive nella capitale, Reykjavìk, mentre le zone interne del Paese sono quasi disabitate. Ciononostante, l’Islanda è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di incremento naturale (13,83 nati l’anno ogni mille abitanti). Il successo della nazionale è dovuto anche agli investimenti che il Paese ha portato avanti nello sport. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, nel 2002 sull’isola c’era un solo campo di calcio al coperto, complice anche la media di temperatura molto bassa. Nel 2015 il numero è arrivato a undici, più una ventina di campi sintetici e centotrenta campi da calcetto in tutto il paese. La nazionale di calcio, capitanata da Aron Einar Gunnarsson, centrocampista nel Cardiff City, ha nella sua rosa anche Birkir Bjarnason, giocatore del Pescara e prima della Sampdoria.