di Anna Ditta
“Organizzare una partita tra donne era impensabile fino a qualche anno fa, quindi grazie al contingente militare italiano, possiamo dire che abbiamo realizzato un sogno. Oggi non ha vinto la nostra squadra, ha vinto l’Afghanistan.
Con queste parole il capitano della squadra femminile afgana del Bastan Football Club ha commentato la partita giocata ieri contro le ragazze del Contingente Militare Italiano in Afghanistan nel piccolo stadio di Camp Arena, ad Herat.
La partita si è svolta nell’ambito della manifestazione “A match for Women Rights – Afghanistan and Italy, together we win”, organizzata dalla cooperazione civile e militare(CIMIC).
“Una partita di calcio femminile è già un bel gol per le donne afgane! Lo sport ha sempre unito le persone ma oggi si è pienamente manifestata la sua funzione di acceleratore sociale per una causa nobile, che combatte una piaga ancora troppo spesso presente , ha sottolineato il 1° caporal maggiore Elisabetta Martina, capitano della squadra italiana.
Il generale comandante del Train Advise Assist Command West (TAACW) e comandante del contingente militare italiano, Mauro D’Ubaldi ha espresso così lo spirito della giornata: “Vogliamo incoraggiare tutti a fare questa scelta importante: convincere ad educare i propri figli a non commettere violenza contro le donne, né giustificare o rimanere mai in silenzio di fronte a questi atti .
Herat è sede del contingente militare italiano in Afghanistan, impegnato nell’assistenza e nel supporto delle forze di sicurezza e delle istituzioni locali, ma anche a promuovere lo sviluppo di una cultura basata sul rispetto dei diritti civili e dei diritti delle donne.