Marco Cannaviccio
A poche ore dall’esordio in campionato la Lazio viene scossa dall’ennesimo terremoto estivo: Keita si rifiuta di essere convocato per Bergamo a causa di un misterioso problema al ginocchio. Gli esami strumentali hanno dato esito negativo, ma il talento senegalese non ne ha voluto sapere di partire col resto dei compagni, creando un malumore che Inzaghi non ha nascosto davanti alle telecamere. Si parla addirittura di una possibile azione legale…
CHIAVE TATTICA Fra le altre cose, si gioca. Se dal punto di vista di ‘’mercato’’, a soli dieci giorni dalla chiusura della trattative un gesto simile vale come una coltellata, l’assenza di Keita crea parecchie incognite anche da un punto puramente tattico per la partita contro i bergamaschi. Inzaghi è stato chiaro, il modulo non si cambia, con Lombardi, Oikonomidis e addirittura Djordjevic chiamati a sostituire l’irascibile senegalese. La scelta del terzo attaccante che andrà a far compagnia ad Immobile e Kishna dovrebbe ricadere su Cristiano Lombardi, ala che tanto piace al mister laziale fin dai tempi della Primavera. Oikonomidis, che tatticamente sarebbe il cambio naturale di Keita sulla sinistra, appare in svantaggio per la maglia da titolare, mentre ha incredibilmente preso quota la candidatura di Djordjevic. Il centravanti serbo, pur essendo una prima punta pura, forte fisicamente e dal passo tutt’altro che rapido, secondo Inzaghi può essere impiegato anche sull’esterno, scelta che però avrebbe l’amaro sapore del folle azzardo. Tatticamente il match si deciderà sulle fasce, con i terzini biancocelesti che probabilmente saranno più decisivi degli esterni alti. Il punto forte dell’Atalanta di Gasperini sono infatti gli esterni D’Alessandro e Gomez, i quali se non saranno fermati con puntualità da Basta e da Lukaku potrebbero creare grossi problemi alla Lazio. Proprio il belga sarà l’osservato speciale in un vero e proprio battesimo di fuoco, chiamato all’arduo compito di imparare alla svelta la fase difensiva italiana cercando di fermare due funamboli come il Papu Gomez e l’ex romanista D’Alessandro.