Alessia Fratarcangeli
La vendetta, sportivamente parlando, è un piatto che va servito freddo. Due anni fa l’eliminazione del Napoli dalla Champions ad opera dell’Athletic Bilbao aveva garantito alla Roma una parte dei milioni che avrebbe ottenuto il club azzurro se si fosse qualificato ai gironi. Allo stesso modo la cocente sconfitta con il Porto fa piovere circa nove milioni nelle casse azzurre. Milioni che a questo punto potrebbero e dovrebbero essere spesi per rafforzare la squadra.
In difesa continua, e non potrebbe essere altrimenti, il tormentone Maksimovic. Il calciatore ha ormai rotto con il Toro e attende solo di capire quale sarà la sua destinazione. Cairo continua a essere inamovibile, chiede 30 milioni, ovvero quelli che potrebbe (condizionale d’obbligo) garantirgli il Chelsea, se decidesse di virare sul serbo per rinforzare il pacchetto arretrato. Il continuo tira e molla non favorisce certo Giuntoli, che però tenta di nuovo di ricucire lo strappo tra le due dirigenze, con un’offerta che, con qualche bonus, raggiunge i 28 milioni. Resta da vedere se la buona volontà del Napoli verrà apprezzata o se il Torino deciderà di respingere l’ennesimo assalto partenopeo per il suo difensore. Sullo sfondo restano i nomi di Mangala, Caceres e Criscito, ma si virerà su di loro solo se la pista Maksimovic dovesse chiudersi definitivamente.
Le caselle vuote a centrocampo si riempiono in un paio di giorni, con l’arrivo per le visite mediche di Diawara (14,5 milioni) e quello previsto di Marko Rog dopo il preliminare di Champions tra Dinamo Zagabria e Salisburgo. Ora però in rosa ci sono troppi centrocampisti. Definito l’addio diDe Guzman, destinazione Chievo, restano da chiarire le posizioni di Valdifiori, che da fedelissimo di Sarri si è ritrovato fuori dal progetto dell’allenatore toscano, e soprattutto di Grassi, oggetto misterioso della scorsa sessione invernale di mercato, accolto come ottimo prospetto ma subito dimenticato.
Infine, ennesima rivoluzione in attacco. Gabbiadini, dopo due anni da super-sub, sembra deciso a cambiare aria. Per Manolo c’è l’interesse dell’Everton, ma anche della Fiorentina, che potrebbe mettere sul piatto Kalinic, nome gradito dalle parti di Castel Volturno. Il primo obiettivo in avanti del Napoli resta però Simone Zaza, il giustiziere dei sogni scudetto della scorsa stagione. Già nelle scorse settimane gli azzurri si erano fatti avanti per il calciatore della Juventus, che sembrava però più interessato a un trasferimento al Wolfsburg. Ma il volo per la Germania non è mai partito e quindi Giuntoli ci ha riprovato, riprendendo contatti con l’entourage del calciatore, ma finché non dovesse partire Gabbiadini, è improbabile che ci siano contatti diretti con Marotta o tentativi per altri attaccanti. A meno che De Laurentiis non tiri fuori dal cilindro un coniglio molto speciale. Un numero 10 argentino, che potrebbe far dimenticare Higuain e prendersi sulle spalle l’eredità simbolica dell’unico ed inimitabile Diez. E chissà che il fortino San Paolo non possa diventare improvvisamente Fort Apache…