Galles, adesso il Mondiale?

Posted By on Set 5, 2016 | 0 comments


Tiziano Villanacci

Galles, Austria, Serbia, Irlanda, Moldavia e Georgia. Girone molto interessante che non vede le squadre più importanti presenti e che può rappresentare una grande opportunità per formazioni che storicamente hanno partecipato non con continuità ai Mondiali. Favorito del girone il Galles di Bale e Ramsey che aspira a divenire una nazionale di grande livello e che dovrà confermare la splendida semifinale dell’ultimo Europeo. Discorso diverso per l’Austria che ha le armi per poter chiudere in prima posizione il girone ma che dovrà riscattarsi dopo la clamorosa eliminazione ai gironi in Francia chiudendo al quarto posto dietro ad Ungheria, Islanda ed al Portogallo poi vincitore. Occasione anche per Serbia ed Irlanda che saranno le vere outsider e che proveranno ad impensierire Galles ed Austria in quella che sembra una corsa a due. Chiudono il girone Moldavia e Georgia, due squadre di livello molto basso che avranno l’obiettivo di ottenere più punti possibili per acquisire maggiore esperienza internazionale.

Georgia – Austria. Inizia con una trasferta logisticamente complessa il cammino per Russia 2018 per l’Austria che dovrà essere brava ad iniziare con il piede giusto in casa della Georgia. La differenza tecnica è abissale in favore degli uomini di Marcel Koller ma nel calcio nulla è impossibile e la Georgia sogna di partire con un clamoroso risultato positivo.

Galles – Moldavia. Inizio agevole per gli uomini di Chris Coleman che affrontano tra le mura amiche una delle due “cenerentole” del girone: la Moldavia. I britannici hanno la possibilità di guadagnare in classifica su Irlanda o Serbia in virtù dello scontro diretto e di giocare sapendo già il risultato dell’Austria in Georgia. Moldavia che affronta una delle due trasferte più complesse del girone e che proverà ad uscirne con un risultato che darebbe una grande iniezione di fiducia.

Serbia – Irlanda. Si gioca in Serbia la sfida più interessante del primo turno del girone D. La squadra di Slavoljub Muslin ospita un Irlanda che ha attuato negli ultimi anni una grande crescita sia come organizzazione che come qualità di gioco. Partire con una vittoria significherebbe per la Serbia candidarsi per i piani alti della classifica e per l’Irlanda un messaggio a tutto il girone.

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