di Massimo Fabi
Miglior debutto europeo Di Francesco non lo poteva né chiedere né ottenere. Battuto di netto il più quotato Athletic Bilbao, in un Mapei non del tutto esaurito e senza il giocatore più in vetrina, Domenico Berardi. Un successo rotondo tuttavia non causale, bissando il tris interno con cui, solo un mese fa, gli emiliani avevano fatto piangere i serbi della Stella Rossa. Questo Sassuolo sembra avere qualche cosa di magico, ed eccezionalmente fresco, che va al di là dei singoli interpreti. Di Francesco si è preso dei rischi, lasciando in panchina i titolarissimi Duncan e Peluso che si sommavano all’indisponibilità non solo del citato numero 25 ma anche di Gazzola, Sensi e Missiroli, unita all’esclusione di un due volte campione d’Italia come Matri. Senza timore, si è fatto affidamento alla ‘concezione Sassuolo’, frutto di programmazione, professionalità ed entusiasmo con l’obiettivo di far crescere fin da subito i giovanissimi dell’organico. Si è vista una linea più che mai verde con i terzini Lirola e Letschert, lo spagnolo straordinario nell’assolo che sblocca il risultato e l’olandese più deputato alla copertura, aggiungendo Luca Mazzitelli nel ruolo d’interno e un tridente iniziale composto da Ricci, Defrel e Politano, questi ultimi ‘castiga ospiti’ nel secondo tempo. Dopo una prima frazione non esaltante segnata da un pizzico di timidezza, nella ripresa è uscito il coraggio, piacere e voglia di tentare la giocata: baschi stesi da tre vere gemme. C’è chi naturalmente risulta più pronto, vedi i marcatori, e chi meno, ma la bella pagina che il Sassuolo sta scrivendo e regalando al calcio italiano dimostra come la qualità e personalità di ragazzi under 24-25 la si può sviluppare solo concedendogli fiducia e spazio, al di là del nome e spessore dell’avversario. Anche grazie ai condottieri più esperti quali Cannavararo, Acerbi, Biondini e Magnanelli, eccezionali inoltre sono stati l’ordine e organizzazione messi in mostra dalla formazione di casa: sotto un profilo tattico e di concentrazione, l’assenza dei ‘titolari’ infortunati o risparmiati non è stata per nulla avvertita. In altre parole, è prevalso il solito e solido dna del Sassuolo, domando un Bilbao apparso innocuo e rendendo inutili gli innesti repentini dei subentrati Susaeta e Aduriz. Applausi per la prima in Europa League di Di Francesco, che tramite una sapiente gestione delle risorse a disposizione è riuscito ad ottenere il massimo profitto con il minimo dispendio di energie mentali e fisiche.