Nicola Ciacciarelli
A volte la frase”Ci sono gare da non sbagliare” suona retorica e scontata. La si abusa, fino a farla diventare insopportabile clichè. Ma come descrivere allora il match di stasera che attende la Juventus? I bianconeri reduci dall’amarezza di San Siro hanno la possibilità di rifarsi ospitando il Cagliari nel turno infrasettimanale. Novanta minuti per dimenticare l’Inter e riprendere il cammino, e magari, la vetta, Napoli (a Genova) permettendo.
Infarcito di ex il Cagliari di stasera si presenta a Torino leggermente più tranquillo dopo le tre reti rifilate all’Atalanta e proverà a giocarsi le sue chance grazie alle ripartenze. I sardi stanno pian piano crescendo.”Stiamo costruendo una mentalità” ha affermato Rastelli. Squadra corta e difesa alta, questo il mix richiesto dall’ex Avellino, anche allo Stadium contro i campioni d’Italia. Per i bianconeri, dunque, fondamentale sarà velocizzare il gioco e i tempi di esecuzione. Ritmi alti emaggior incisività, occorre questo. Cambio di atteggiamento, ma non solo. Allegri potrebbe varare il 4-3-3 o confermare il 3-5-2. Di certo riposerà Khedira, apparso stanco ed impreciso a Milano, mentre Hernanes potrebbe essere la sorpresa. In caso di un cambiamento di modulo è pronto ad esordire Cuadrado, designato jolly offensivo quest’anno dallo staff tecnico. Poi, la posizione di Pjanic, il vero punto interrogativo del primo mese stagionale. Il bosniaco non sembra essere a suo agio da play, davanti la difesa. E allora, ecco che potrebbe (ri)avanzare di una decina di metri per agire da mezzala.
Con Pjaca ancora leggermente indietro di condizione è probabile che venga confermato Dybala, stavolta insieme ad Higuain. In difesa esordio stagionale per Rugani. Non convocati Benatia ed Evra.
Cagliaritani non molto diversi da quelli di tre giorni fa. Sarà ancora 4-3-1-2, con il ritorno tra i pali diStorari e l’esclusione per problemi fisici di Isla. In attacco confermato il trio Joao Pedro-Sau-Borriello.