Alessia Fratarcangeli
L’Atalanta, padrona di casa, deve ancora trovare un suo equilibro. Dopo due sconfitte consecutive è tornata alla vittoria la scorsa settimana contro il Crotone, ma oggi pomeriggio è chiamata in campo per una sfida ben più impegnativa. Gli azzurri di Sarri sembrano aver ingranato la giusta marcia e, tra Champions League e campionato, danno l’impressione di aver già trovato la loro dimensione di gioco ideale. Gli uomini di Gasperini, spinti dal loro pubblico, hanno intenzione di rovinare la festa ai napoletani, che vorrebbero infilare la loro quinta vittoria su sette giornate di campionato.
Il pericolo, però, è sempre dietro l’angolo. Quello che conta per gli azzurri è entrare in campo con la giusta convinzione e determinazione, trascinati dal solito Milik che, a quanto pare, non cederà la maglia da titolare a Gabbiadini. L’attaccante polacco sfrutterà il suo ottimo momento di forma per penetrare la difesa bergamasca, la quale correrà ai ripari schierandosi addirittura con cinque uomini (Dramè, Zukanovic, Tololi, Masiello e Conti) per far fronte agli attacchi azzurri.
Il 3-4-3 permetterà ai nerazzurri di creare densità non solo in difesa, dove saranno necessarie forza e concentrazione per mantenere la porta di Berisha inviolata, ma anche a centrocampo. I padroni di casa, aggredendo i portatori di palla azzurri, proveranno a partire in direzione della porta di Reina. Occhio al Papu Gomez e alla sua velocità palla al piede: quando è in giornata è potenzialmente devastante.
La retroguardia azzurra, nonostante sia cambiata nei suoi 3/4 (Maggio, Maksimovic, Koulibaly e Strinic), dovrà dare prova di lucidità e compattezza, contenendo gli attacchi del tridente offensivo nerazzurro e ripartendo velocemente dalle fasce con Maggio e Strinic per aiutare gli attaccanti a scardinare la difesa dell’Atalanta. Zielinski avrà l’occasione di far vedere ancora una volta le sue incredibili doti, accanto a Jorginho in cabina di regia, pronto a smistare palloni ai tre là davanti. Insigne e Callejon dovranno mostrare tutto il loro estro creativo per trovare spazi in cui infilarsi e beffare la difesa di casa. Dai loro movimenti dipenderanno anche quelli di Arkadiusz Milik, solito rapace nell’area avversaria.