SALUTI AL ‘CICLONE’ EUROPEO

Posted By on Nov 25, 2016 | 0 comments


Massimo Fabi

Fuori dall’Europa, ma a testa alta. Il Sassuolo delle assenze, sedicesimo in campionato e ferito da risultati dolorosi, gioca una gara di personalità e carattere a Bilbao lasciando la vittoria dell’Athletic in bilico fino al fischio dell’arbitro ungherese Kassai. Al di là delle distrazioni difensive, la determinazione e orgoglio che i neroverdi hanno messo allo stadio San Mamés costituisce una base di speranza per la crescita di questa emergente realtà italiana. La terza rete dei ‘leoni’ baschi siglata da Lekue, attestante il recente calo fisico di Lirola, poteva far crollare definitivamente Cannavaro e compagni ormai consapevoli dell’eliminazione, cosa che in realtà non ha avuto luogo: questa volta niente blackout finale, ma anzi una reazione ospite che ha messo alle strette la squadra di Valverde. Già positivi contro la Sampdoria, la buona prova di Ricci e l’esplosione di Ragusa, due elementi lo scorso anno militanti nella serie cadetta, dimostrano come probabilmente non tutto il male, concernente lo stop di Berardi e un Politano a mezzo servizio, sia venuto per nuocere, conferendo al tecnico per il proseguo della stagione due seconde linee pronte e rafforzate in minutaggio ed esperienza. Con tanto di scongiuri annessi, se il reparto offensivo con il prossimo rientro di Berardi va verso la sua piena completezza, il centrocampo al contrario non riesce proprio a trovar pace: tornati a pieno regime Missiroli e Magnanelli, quest’ultimo ieri ‘cuor di capitano’, nel giro di un minuto Di Francesco perde per due brutti infortuni Pellegrini e Biondini. Più che la sconfitta in sé, quello che fa più male al mister sono queste due nuove tegole: lo sfogo nel post partita, parlando di ‘sfiga totale’, ne è la dimostrazione. Non raccogliendo tutto ciò che è stato seminato, il Sassuolo saluta un’avventura nuova, intensa e affascinante, sebbene devastante al pari di un ciclone per gli effetti da incubo a livello fisico e mentale. Misurarsi con il doppio impegno non è stato cosa semplice, venendo a conoscenza di tutte le problematiche connesse: se si vuole un giorno diventar grandi e competitivi, secondo quelle che sono le ambizioni del presidente Squinzi, forse era necessario dover impattare con molti episodi sfortunati, facendo da insegnamento per il futuro anche per quel che concerne preparazione atletica e staff medico. Meritevoli nell’atteggiamento, da oggi comincerà una nuova vita per gli emiliani: messisi alle spalle la ‘tempesta’ europea, Di Francesco e ragazzi potranno concentrare ogni loro energia sul campionato, alla ricerca di una ‘quiete’ tanto desiderata e fin qui mai goduta.

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