Antonio Capotosto
Con la Coppa Italia festeggiata lo scorso 21 maggio Allegri è diventato così il primo tecnico ad aver conquistato per il secondo anno di fila il double interrompendo quella peculiarità che accompagnava ogni coccarda tricolore del Diavolo ad altrettanti scudetti bianconeri.
La prima pagina di una particolarità scritta il 14 giugno 1967, tredici giorni dopo la papera di Giuliano Sarti a Mantova che ha regalato alla Vecchia Signora il tredicesimo titolo: all’Olimpico andava in scena l’ultimo atto della Coppa Italia tra Milan e Padova, decisa da Amarildo. Il Diavolo festeggiò il primo trofeo nazionale, con il brasiliano che celebrava nel migliore dei modi l’ultima partita con la maglia rossonera. ‘O Garoto’ aveva deciso anche in semifinale, eliminando la Juventus ai supplementari dopo le reti dell’ex bianconero Bruno Mora e Luis Del Sol.
E quante emozioni nei primi anni del decennio successivo, quando la Juventus ha conquistato lo scudetto con un punto di vantaggio su Torino e Milan. Nella stagione 1971-‘72 il Diavolo si riscattava nella coppa nazionale, quando nel secondo turno gli uomini di Nereo Rocco superarono la Juventus in due sfide; allora la seconda fase prevedeva altrettanti gironi da quattro squadre con gare d’andata e ritorno. Gli appassionati di lungo corso ricordano il match del Comunale (1 giugno) per il ritorno di Gianni Rivera, squalificato il 14 aprile dopo pesanti accuse alle classe arbitrale. In finale i rossoneri superarono il Napoli. Da brividi il finale del campionato successivo, quando il Diavolo arrivava all’ultima giornata fresco vincitore della Coppa delle Coppe e con una lunghezza di vantaggio su Juventus e la Lazio. Anche le fatiche internazionali (1-0 con grandi parate di William Vecchi) contribuirono ad etichettare quel 20 maggio 1973 come ‘la fatal Verona’, con i rossoneri ko (5-3 per l’ Hellas, che realizzò tre reti in mezz’ora) e i biancocelesti sconfitti a Fuorigrotta. La Signora vinse in rimonta nell’Olimpico giallorosso e celebrava così il quindicesimo scudetto. La vendetta del Diavolo arrivava nella finale di coppa Italia, a discapito della Juventus nella lotteria dei rigori.
Passiamo alla stagione 1976-’77, la prima di Giovanni Trapattoni sulla panchina bianconera. Quella del tricolore scucito al Torino per un punto e del primo alloro internazionale, la Coppa Uefa. Il Diavolo invece ha rischiato la retrocessione, con il tecnico Giuseppe Marchioro -protagonista nell’annata precedente della storica qualificazione nelle coppe europee del Cesena- sostituito dal leggendario Nereo Rocco. Andò decisamente meglio nella coppa nazionale, con il Diavolo che diventò la squadra ad averla sollevata più volte in quel decennio: l’ultimo atto era la stracittadina disputata a San Siro, con i rossoneri che guastarono l’ultima partita di Sandro Mazzola. Il regalo d’addio del ‘Paròn’ all’amato Milan. Un passaggio di consegne con il Trap, allievo di Rocco…
Juventus – Milan è stato anche derby d’Europa, risolto dagli undici metri: il pensiero viaggia dritto a quella finale di Champions del 28 maggio 2003, quando la gioia del ventisettesimo scudetto bianconero venne offuscata dalla delusione europea. Tre giorni dopo la notte di Manchester il Milan conquistava anche la coccarda tricolore, pareggiando al Meazza con la Roma dopo la netta vittoria all’Olimpico. La prima Coppa Italia della gestione Berlusconi. In attesa della seconda, sfiorata lo scorso 21 maggio.