Alessia Fratarcangeli
Sulle ali dell’entusiasmo delle ultime prestazioni, il Napoli affronterà l’ultimo match dell’anno contro una Fiorentina decisamente ridimensionata. La squadra di Sousa è in piena crisi e lo scontro con i partenopei è l’ultima chance di dimostrare che la Viola può essere ancora competitiva. Certo è che il Napoli capita proprio nel momento peggiore per i fiorentini, cosa che non si può dire per i partenopei.
Mertens ha scoperto un nuovo lato di sé, quello del falso nueve, quello dell’attaccante da ben dieci reti. Sarà decisamente una spina nel fianco per il quartetto difensivo formato da Salcedo, Gonzalo, Astori, Milic. Con i suoi movimenti verso il centro dell’area, i suoi inserimenti e i suoi passaggi ai compagni di reparto Callejon e Insigne, è di certo l’uomo più pericoloso al momento, anche se il napoletano e lo spagnolo sanno pungere al momento giusto gli avversari. Badelij e Vecino faranno da collante tra difesa e attacco, cercando di ostacolare l’avanzata dei centrocampisti azzurri (che faranno prevalere la propria fisicità e la qualità di giocatori come Zielinski, Diawara e Hamsik) e tentando di rubare i pochi palloni che il Napoli potrà concedere. Zielinski, in molte situazione, ha dimostrato di essere uno degli acquisti più importanti per gli azzurri: è padrone del centrocampo ma allo stesso tempo sa dare il giusto supporto alla manovra offensiva e difensiva. Sousa scegli di schierare il suo attacco migliore: Ilicic agirà dietro a Kalinic, verso cui confluiranno tutti i palloni ma occhio anche al tiro potente di Ilicic e le magie di Bernardeschi. Chiesa e Bernardeschi cercheranno di creare superiorità numerica a centrocampo, pressando gli avversari e rubando il pallone per poi tentare di partire e mettere in difficoltà la retroguardia azzurra. L’attacco viola ha le capacità per affondare il colpo, anche perché la difesa azzurra ha dimostrato di non essere proprio il massimo della sicurezza: il gol è sempre dietro l’angolo dati i cali di tensione che a volte investono il quartetto. Basterà solo trovare il punto debole per farli crollare. Dall’altra parte Sarri si augura che i suoi difensori non facciano passi indietro e ripetano la prestazione non proprio perfetta di domenica.