di Alessia Fratarcangeli
Nonostante l’emergenza in difesa, Sarri rimane fermo delle proprie convinzioni: ci sono sostituti per tutti. In teoria è vero, in pratica il divario qualitativo tra i titolarissimi (due dei quali in Coppa d’Africa) e le riserve è notevole. Domani è il giorno Maksimovic e Tonelli che, al centro della difesa, dovranno arginare i movimenti e l’ingresso in area dell’ex Quagliarella e di Muriel, i due terminali del 4-3-1-2 doriano. A far viaggiare le punte ci penserà Alvarez che, perciò, dovrà essere braccato da Allan, Hamsik e Diawara i quali, rubando palla in quella zona del campo, potranno sfruttare la situazione e far ripartire l’azione dai piedi del giovane centrocampista guineano. Il gioco del Napoli passerà essenzialmente dai piedi di Diawara che verticalizzerà a suo piacimento tra Callejon e Insigne: il primo potrà dare sicuramente più velocità, mentre il secondo ha dimostrato di sapere trovare al momento giusto il guizzo vincente con gol spettacolari al limite dell’area. Altrimenti ci sarà sempre l’alternativa Mertens: invece di servire il pallone sulle fasce, il belga con la sua velocità può bucare la difesa doriana e i suoi centrali, Skriniar e Silvestre, involandosi verso la porta di Puggioni. I centrocampisti di Giampaolo avranno il compito di supporto la fase difensiva, provando a togliere il pallone dai piedi dei padroni di casa e di prenderli in contropiede partendo dalle fasce laterali. Regini e Pereira dovranno dare la spinta giusta per far salire la squadra, fronteggiando anche i terzini avversari, Strinic e Maggio, i quali hanno lo svantaggio di non avere tanti minuti sulle gambe. La loro poca attitudine al campo in questo avvio di stagione potrebbe essere un’arma a favore dei doriani che sfrutterebbero eventuali errori.