di Alessia Fratarcangeli
Nonostante una partenza lampo, con l’acquisto di Pavoletti perfezionato addirittura prima dell’inizio ufficiale della sessione di gennaio, il Napoli si è poi totalmente disinteressato del calciomercato, limitandosi ad alcuni movimenti in uscita. Il vice-Milik era la priorità, mentre il resto della rosa è stato considerato abbastanza competitivo da Sarri, permettendo a Giuntoli di dedicarsa allo sfoltimento degli esuberi. Giaccherini, più volte dato sicuro partente, alla fine rimane a Castel Volturno, ma proprio nell’ultima giornata di mercato salutano ben due calciatori. Omar El Kaddouri lascia il club azzurro dopo due stagioni e mezzo, intervallate da un prestito biennale al Torino. Poco più di trenta presenze ed un gol non sono uno score pazzesco, ma il marocchino ha saputo guadagnarsi la fiducia di Sarri, venendo spesso utilizzato come primo cambio per Hamsik o per uno degli esterni di attacco. Si accasa ad Empoli e porta nelle casse del Napoli un milione e mezzo di euro.
Ma l’addio che fa rumore è ovviamente quello di Manolo Gabbiadini. Arrivato due anni fa, proprio a gennaio per quasi tredici milioni, aveva realizzato undici reti in neanche sei mesi, proponendosi come alter ego di Higuain, ma giocando prevalentemente da esterno nel 4-2-3-1 di Benitez. L’arrivo di Sarri e l’adozione del 4-3-3 hanno però limitato la presenza in campo di Gabbiadini, chiuso dallo stratosferico Pipita e dall’imprescindibile Callejon. Una stagione e mezza di poche luci e molte ombre, un calciatore diventato improvvisamente abulico e che ha risentito delle incomprensioni con l’allenatore e i tifosi. Manolo molti rimpianti ed una discreta plusvalenza. Il Southampton per assicurarselo ha versato 17 milioni di euro al Napoli, con la possibilità di arrivare fino a venti.