Antonio Capotosto
Nell’annata 1958-’59 il Diavolo successe alla Vecchia Signora nell’albo d’oro del campionato a girone unico, con il Milan che conquistò il quarto tricolore in un decennio: dal torneo 1929-’30 solo la Juventus del ”Quinquennio d’oro” e il Grande Torino erano riusciti a fare meglio in due lustri.
Era la stagione nella quale i bianconeri mostravano la (prima) stella sul petto, quella che ha consacrato il nerazzurro Antonio Valentin Angelillo come il miglior marcatore assoluto (33 reti) nei campionati a 18 squadre. Oltre a festeggiare il settimo scudetto, in casa Milan venne celebrato l’ultimo successo -da calciatore- di Nils Liedholm e il primo di Josè Altafini.
I rossoneri avevano iniziato la stagione con quattro vittorie e un pareggio, ma alla sesta giornata vennero sconfitti a Vicenza lasciando il primo posto alla Fiorentina. Il copione cambiava ancora una volta all’ottavo atto, il 16 novembre. I viola pareggiarono con il Padova di Nereo Rocco -terzo classificato nell’annata precedente- e a Torino il Milan fece ingoiare alla Juventus il secondo boccone amaro: una partita spettacolare, con il centrocampista argentino Ernesto Grillo -alla seconda stagione in rossonero- protagonista del ‘testacoda realizzativo’: aprì il match al min.24 e lo chiuse in zona Cesarini. Alla mezz’ora raddoppiava Carlo Galli (l’unico giocatore nella storia del Diavolo ad aver realizzato cinque reti in una gara di campionato a girone unico) e centottanta secondi dopo Altafini firmò il tris. Per i bianconeri 39° Giampiero Boniperti siglava la rete n°170 in Serie A, mentre nella ripresa il terzino Giuseppe Corradi -penultimo centro alla corte della Vecchia Signora- accorciò ulteriormente le distanze, ma dopo quattro minuti Altafini riportava il Diavolo avanti di due reti. Partita chiusa? Non ancora, perché la Juve raggiungeva il pareggio con Charles e Sivori. Ma non bastò! Nelle battute conclusive Grillo inserì i titoli di coda, favorendo l’allontanamento da direttore tecnico bianconero di Ljubisa Brocic: Juventus-Milan 4-5! Nove scene di un intenso e lungo thrilling. Come il resto di quel campionato che il Diavolo conquistò con tre lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina. I bianconeri si classificarono quarti, nell’annata che condannò il Torino alla prima retrocessione.