Napoli, la chiave tattica

Posted By on Apr 2, 2017 | 0 comments


di Alessia Fratarcangeli

Il Napoli schiererà l’ormai consueto 4-3-3 sarriano per contrastare la temibile Juventus in un match atteso nella città partenopea neanche fosse una finale di un trofeo. La voglia di vincere è tanta, ma probabilmente prevale l’ossessione di sbeffeggiare Higuain battendolo proprio nel luogo in cui negli anni passati aveva vissuto momenti di gloria. L’argentino è sicuramente uno degli uomini più temibili dell’armata di Allegri. Già ha fatto male agli azzurri all’andata, ma non è l’unico di cui preoccuparsi. La sfida tra la B-B-C e il tridente partenopeo sarà infuocato. Il trio azzurro eviterà di giocare con palle alte poiché andrebbe sicuramente a loro svantaggio e quindi “palla a terra” è la parola d’ordine: bisognerà solamente privilegiare la circolazione di palla a terra più veloce e precisa del solito dato che i ritmi almeno nella prima parte di gara potrebbero essere molto elevati, in modo da sorprendere la retroguardia bianconera (cosa che accade assai raramente). Un’ulteriore arma a disposizione dei padroni di casa sono i tiri da fuori area di Mertens e Insigne che, sfoderati nel momento opportuno, potrebbero anche decidere le sorti del match. La velocità dei tre davanti potrebbe mandare a vuoto i difensori avversari o, meglio ancora, obbligarli a interrompere il gioco con azioni fallose. A dare il proprio contributo ai tiri da fuori ci sarà anche capitan Hamsik che la farà da padrone nel cerchio di centrocampo, guidando il reparto con la sua solita padronanza. L’attenzione sarà focalizzata su Miralem Pjanic, il quale sarà chiamato in causa molte volte dai suoi compagni per smistare palloni e fare da collante con il reparto offensivo. Il pressing sul bosniaco potrebbe aiutare i partenopei a intercettare più palloni per costruire la contro-offensiva. Da non sottovalutare anche Khedira e Marchisio, entrambi buoni palleggiatori e assistman: di certo stasera i centrocampisti azzurri avranno un bel lavoro da fare in termini di pressing e copertura perché tutto sta nel non concedere spazi troppo generosi ai bianconeri in questa parte del campo in cui hanno la capacità di essere dilaganti dato che la loro azione dal centro si sposta molto velocemente sulle fasce da Lichsteiner e Asamaoh. Soprattutto lo svizzero sa essere un vero osso duro, perciò il lavoro in copertura di Callejon, in aiuto di Hysaj, sarà molto prezioso per ostacolare la spinta dell’ala bianconera. Stesso lavoro farà sull’altro lato Insigne insieme a Ghoulam.
La retroguardia partenopea è chiamata a sfoderare la prestazione perfetta. E’ già fin troppo fortunata che Dybala molto probabilmente riposerà ancora e che Mandzukic non sia in piena forma, ma quando c’è da combattere in area, il croato risponde sempre presente. Albiol e Koulibaly instaureranno un corpo a corpo senza esclusioni di colpi con Mandzukic e Higuain, non sottovalutando i calci d’angolo (pericolosi per entrambi i bianconeri) ed evitando episodi sconvenienti. Hysaj e Ghoulam saranno sempre compatti con i compagni di reparto e pronti per ricevere i palloni dai propri centrali per poter impostare l’azione sulle fasce lateriali. Inoltre, attenzione ai tiri da fuori: con Higuain il pericolo è sempre dietro l’angolo, ma anche Khedira e Marchisio vanno tenuti sott’occhio. Nelle avanzate bianconere sarebbe meglio evitare di fare fallo al limite o a 25-30 metri dalla porta: l’alone di Pjanic fa sempre tremare i portieri. In questo caso, inoltre, non importa di quale posizione si tratti: il bosniaco è un vero specialista e come tale va temuto ma intelligentemente sopraffatto.

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