La nottataccia del Pipita

Posted By on Apr 3, 2017 | 0 comments


di Alessia Fratarcangeli

Accolto al San Paolo da un’incessante pioggia di fischi, Gonzalo Higuain non è riuscito a mandare la serata di traverso ai suoi ex tifosi, come invece aveva fatto nella partita di andata. A Torino, nonostante una gara non brillantissima, aveva comunque timbrato il cartellino e realizzato il gol vittoria. Ma in quello che fino allo scorso anno era il suo stadio, la magia non si è ripetuta. Il Pipita è stato protagonista di una prestazione anonima, che non giustifica certamente i novantaquattro milioni spesi dalla Juventus per portarlo a Vinovo. Un solo tiro in porta, molti appoggi sbagliati e neanche un pallone toccato nell’area del Napoli. Un po’ poco per chi in teoria dovrebbe essere in grado di scardinare ogni difesa. Ma se i demeriti vanno a Higuain, molto del merito è dell’organizzazione difensiva del Napoli, che è riuscita a chiudere perfettamente un avversario che i quattro della retroguardia azzurra conoscono fin troppo bene. Non è certo un caso che la rete bianconera sia arrivata con l’inserimento di un centrocampista, che ha sparigliato le carte in tavola e mandato a spasso i meccanismi di Sarri. Ma escludendo il gol di Khedira, Hysaj, Albiol, Koulibaly ed un ottimo Strinic hanno disputato una gara molto solida non facendo correre a Rafael grandi pericoli. Non male quando, nonostante l’assenza di Dybala, si ha davanti uno degli attacchi più prolifici del campionato. Il tecnico azzurro può ritenersi soddisfatto del comportamento dei suoi, che hanno pressoché annullato il pericolo pubblico numero uno e confermato che i quattro lì dietro non sono certo il problema del Napoli. Certo, il fatto che in difesa giochino praticamente sempre gli stessi calciatori non può essere un buon segnale, soprattutto visto l’esborso estivo per Maksimovic, ma di certo una retroguardia a prova di Higuain è sempre un valore aggiunto per lo sprint finale.

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