Marco Marini
Da tempo si parla di un suo addio, ma Keita non proferisce parola. Adesso, però, sembra che tra Keita e la Lazio sia ritornata di nuovo la pace. Questo non si può ancora dire ma rispetto al ritiro di Auronzo, qualcosa è cambiato. Ed in positivo. Merito sicuramente del giocatore, che dopo tante critiche si è messo al servizio della squadra lavorando sodo ed accettando senza polemiche le scelte di Inzaghi.
Dall’altro lato, tuttavia, il merito è anche del tecnico, bravo a ridare le motivazioni giuste ad un giocatore che nel ritiro estivo era ormai lontano dal progetto Lazio. Non per motivi tecnici, bensì per il suo carattere che lo aveva portato ad essere da solo all’interno dello spogliatoio.
Eppure Inzaghi ha sempre creduto in lui, nelle qualità tecniche del senegalese. Lo ha motivato, lo ha spronato facendolo tornare ad essere un punto di riferimento per la squadra ed i compagni stessi. Contro il Palermo, sono arrivati tre gol che hanno permesso alla Lazio di chiudere il discorso già nei primi quarantacinque minuti. Un’altra prestazione maiuscola per il senegalese, abbracciato a fine partita da Inzaghi. Un segnale importante che fa pensare che finalmente sia ritornata definitivamente la pace tra il giocatore e la società. Grazie anche, e forse soprattutto, al tecnico.