Nicola Ciacciarelli
La Juve non chiude i giochi. A Bergamo va sotto e ribalta, prima di essere raggiunta dal 2-2 di Freuler ad un minuto dal 90′. Una partita in cui è successo molto. Dall’autorete di Spinazzola al curioso rigore prima fischiato e poi no da Guida, per passare alle gran parate di Berisha.
Eppure la Juve non aveva iniziato bene la trasferta in terra bergamasca. Quarantcinque minuti al piccolo trotto ed un avversario più reattivo. L’Atalanta, rinunciando a Petagna, ha tolto i punti di riferimento alla difesa bianconera. La spinta di Spinazzola e, in particolare, di Conti ha messo in evidente difficoltà gli esterni di Madama. A far la differenza è stato l’anarchismo tattico del Papu Gomez e in fase di non possesso la stretta marcatura di Masiello nei confronti di Dybala, attorniato anche da tre nerazzurri per volta nel momento di retrocedere a centrocampo. La Joya si è acceso solo a tratti, trovando poca continuità e sprecando anche un paio di buone chance da posizione favorevole
Gara rivoltata nella ripresa e la rete di Dani Alves aveva il gusto del tricolore. Il pari atalantino annulla però il primo match point della Signora, almeno fino al derby di domani. Il rammarico è tanto, ma adesso c’è una semifinale d’andata che attende i ragazzi di Allegri e il momento dei rimpianti può e deve aspettare. Ora è quello della verità.