Giandomenico Tiseo
Andrés Iniesta Jujan nato l’11 maggio del 1984 non ha certo bisogno di presentazioni particolari. L‘illusionista per oltre un decennio ha tracciato una linea di demarcazione piuttosto chiara nel panorama calcistico laureandosi campione del mondo e d’Europa (2008-2012) con la maglia della Nazionale spagnola. A Barcellona ha vinto otto campionati spagnoli, sette Supercoppe spagnole, cinque Coppe del Re, quattro Champions League, tre Supercoppe Uefa e tre Coppe del mondo per club FIFA.
Caratteristiche – Centrocampista completo, dotato di una squisita tecnica individuale ha nell’agilità e nel suo essere versatile le proprie armi. Grazie ai propri trascorsi nel calcio a 5, il gioco di Iniesta è caratterizzato da una grande abilità negli spazi stretti e da una notevole qualità nel nascondere, nel vero senso del termine, il pallone ai rivali. La sua giocata classica prende il nome di croqueta, vale a dire un dribbling veloce ed efficace consistente nello spostare la palla da un piede all’altro senza che l’avversario abbia il tempo di intervenire. Grande lettura del gioco ed abile nell’ispirare le azioni della propria squadra in zona offensiva con il fraseggio corto o aperture in profondi, Andrés è un autentico spettacolo in campo. Servirebbe a chiunque. Anzi, è lui a permettersi chi scegliere.
Futuro – La scadenza del contratto nel giugno del 2017 ha scatenato l’asta per il 33enne iberico il quale, però, guadagnando 8 milioni l’anno di ingaggio e non volendo rinnovare con il Barça, potrebbe richiedere cifre importanti e magari rivolgere lo sguardo verso campionati minori. Pur avendo rifiutato la Cina non è detto che il campionato americano non possa stuzzicarlo più delle offerte delle altre squadre europee, anche per il legame con i colori blaugrana. Sarà un Iniesta americano?