Francesco Falzarano
Partita thriller, quella del Napoli al Mazza, contro una Spal da applausi e che di quel gruppo di coda sembra quella più pronta al raggiungimento della salvezza. Napoli che dimostra carisma, cinismo e quel Killer instinct che contraddistingue una grande squadra, una di quelle che vince e non gioca solo bene al calcio. Sei su sei, meglio di così non si poteva cominciare e Juventus più che nel mirino. Avanzano appaiate, in attesa del primo Dicembre quando sarà scontro diretto. Una partita dalle mille sfaccettature, dove il Napoli non fa bene, non crea tanto e va sotto, pareggiando, subito dopo neanche un minuto, con grande forza e spirito. La strada sembra spianata, il Napoli non è brillantissimo, ma l’ingresso di Milik, ed il 4-2-3-1 cambia la partita. Occasioni e goal che arriva, sorpasso e goleada nel mirino. Non si fanno però i conti con il destro di Viviani che spinge la Spal oltre l’ostacolo. Pareggio ? Neanche per sogno, questo è un altro Napoli, questo è un nuovo Napoli, segna Ghoulam, il Napoli vince ed esulta. Parliamo da questa estate del processo di crescita azzurro, che doveva lasciare spazio alla maturità più che al bel gioco, perché i campionati si vincono vincendo partite sporche come quella di Ferrara, e non solo, ed il Napoli sembra totalmente centrato verso questa direzione. Parlavamo di una nota stonata, perché poco prima della fine del match il ginocchio di Arek Milik fa di nuovo crack, stavolta il destro, non quello già operato. Un forte in bocca al lupo al ragazzo, che subisce in meno di un anno il secondo sanguinoso infortunio, passando da un ginocchio all’altro. Il Napoli perde un’importante freccia del proprio arco, e si torna al lavoro pensando alla Champions. Buona fortuna Arek, unica nota stonata di questa meravigliosa sesta sinfonia azzurra.