di Giorgio Dusi
Primo posto nel girone, con la trasferta del Parc OL e la vittoria sull’Everton alle spalle. L’Atalanta è chiamata ora a confermare quanto di buono mostrato, comportandosi, come può suggerire la classifica, da favorita. La prima è sempre la squadra da battere, certo, ma per la prima volta in questa stagione di Europa League gli orobici partiranno con il pronostico dalla loro anche in una gara singola, contro l’Apollon Limassol. I ciprioti hanno bloccato sul pareggio sia i Toffees che il Lione, ragione valida per temerli e non sottovalutarli.
I ruoli si invertono, l’outsider orobica si trova a dover gestire una gara differente, ma egualmente difficile. Una novità, a livello Europeo. Un’insidia allo stesso tempo, ma soprattutto un’occasione per dimostrare tutta la consapevolezza nei propri mezzi. La veste che l’Atalanta dovrà indossare al Mapei Stadium è quella di squadra capace di mantenere il pallino del gioco, attenta a non subire ripartenze, equilibrata, ma letale in avanti, dove la fantasia non mancherà certamente, soprattutto considerando il rientro dal primo minuto di Gomez, tenuto precauzionalmente a riposo contro la Sampdoria in campionato – con risultati rivedibili, peraltro.
Inutile sottolineare quanto conti una vittoria, per confermare il trend positivo casalingo dopo il 3-0 rifilato all’Everton, ma soprattutto per allungare in classifica ed affrontare il girone di ritorno con maggiori sicurezze. Tanto dipenderà anche da quanto accadrà nel match tra Everton e Lione, dal quale potrebbe emergere una candidata a spodestare l’Atalanta dal prezioso primo posto. Una leadership più che mai provvisoria, ma da gestire con cautela. Da gestire da favorita.