di Giorgio Dusi
Non c’è due senza tre: un detto che diventa diktat per una sera, in casa Atalanta. Alle 18.30 i nerazzurri affrontano il Verona sul proprio campo. Un match casalingo, contro una squadra difficoltà, da vivere con l’imperativo della vittoria, con o senza Papu Gomez, ancora in dubbio causa problemi fisici ultimamente costanti e da monitorare. Tre gare in sette giorni, la vittoria contro l’Apollon in Europa, quella contro il Bologna di domenica, ed ora gli scaligeri: obiettivo en plein, prima delle trasferte di Udine e Cipro.
Il calendario favorisce la voglia di vincere, di trovare continuità, prima di concludere il tour de force in casa contro la Spal. Altre gare abbordabili, altre gare in cui vincere e, se possibile, convincere. Un anno fa, di questi tempi, la favola nerazzurra prendeva forma con i giovani. Oggi è più corretto parlare di upgrade, perché i giovani sono maturi e il salto a cui sono chiamati è quello di abituarsi a vincere: la soluzione è la continuità, da qui tutto parte.
Nel match interno di oggi con il Verona i nerazzurri partono ancora una volta con i pronostici dalla propria parte, uno status a cui si stanno abituando gara dopo gara. Il 3-4-2-1 di Gasperini è chiamato ad un’altra prova contro una squadra chiusa, che cercherà di limitare soprattutto i danni: la fantasia e l’estro degli interpreti dell’Atalanta dovranno salire in cattedra, per fornire una prova di forza importante per correre ancora verso l’Europa. Obiettivo vincere, in serie. Continuità è la parola d’ordine in casa Atalanta.