La vittoria dei campioni

Posted By on Ott 28, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Milano espugnata. Davanti agli occhi di chi in estate aveva lasciato la compagnia per abbracciare la causa rossonera, la Juve gioca forse la gara più solida della stagione e batte il Milan a domicilio. Occorrono però le giocate dei campioni per illuminare una gara altrimenti bloccata. Quelle del Pipita innanzitutto. Due reti non banali per fattura, con la straordinaria partecipazione di Paulo Dybala. Alla coppia argentina si aggiunge il guizzo di Buffon che manda sulla traversa il tiro di Kalinic destinato ad impattare il match in chiusura di tempo. Perchè quando le vie sono ostruite i gol si inventano. Higuain addomestica a dovere i palloni che gli arrivano e li trasforma da artista del gol. Le due reti di Madama sono frutto di movimento e tempestività. Ad aiutare il nove c’è, come detto , Dybala. La Joya innesca la bomba ad orologeria chiamata Gonzalo, muovendosi tra le linee. Quel che predilige insomma. Stavolta il suo raggio d’azione si sviluppa in prossimità degli ultimi venti metri e per gli avversari sono dolori.
In occasione del primo centro il merito del Pipita è quello di farsi trovare in movimento. Il controllo dell’ex Napoli non è ”passivo”, ma propedeutico allo smarcamento da Zapata e Romagnoli. La gamba dell’ex Roma e Samp gli impedisce di incrociare e allora El Pipita prova la soluzione di potenza e quella più naturale: la ricerca del palo più vicino al piede destro. La violenza con cui scarica la sua conclusione è tale che Donnarumma non può intervenire. La potenza del tiro accomuna i due gol di Higuain. Nel secondo caso l’aiuto di Dybala arriva senza che l’ex Palermo tocchi palla. Ricevuto il suggerimento da Asamoah, fa velo consapevole della presenza del compagno qualche metro più vicino. Quella di Paulo è una finta destabilizzante, perchè non lascia il tempo alla retroguardia rossonera di accorciare e concede ad Higuain di giocarsi un 1vs1 con Rodriguez. Un miss match a favore del franco-argentino contro un marcatore non di professione come l’ex Wolfsburg. Finta di corpo e destro ancora sul primo palo, appena accarezzato dalla sfera. Colpo da fenomeno vero, da purosangue, da campione.

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