di Alessandro Nardi
Eusebio Di Francesco, come sempre non si tira indietro e non si nasconde. Sa perfettamente che la partita di questa sera è fondamentale, e soprattutto che tutto dipende dalla Roma. Mostra grande rispetto per i suoi avversari, ma sa che la sua squadra e nettamente più forte, l’idea di gioco, proprio come anticipato dal tecnico abruzzese, sarà quella di aggredire subito gli avversari, fin dal primo portatore, in modo da poter togliere ossigeno ed idee alla modesta squadra azera, oltre a far capire loro che non ci sono speranze di uscire indenni dall’Olimpico. La squadra giallorossa però dovrà essere brava a rimanere corta ed equilibrata, per evitare le pericolose ripartenze degli avversari, con le quali hanno già, abbondantemente fatto male all’Atletico Madrid. Probabilmente il Qarabag si schiererà con il 4-2-3-1, che è il modulo più utilizzato dagli azeri, sarà un modulo che tenderà alla difesa, non è difficile immaginare che i tre trequartisti spesso retrocederanno a centrocampo fino a formare un 4-5-1, ma non è detto che sia per forza così. In questa edizione della Champions mister Gurbanov ha dimostrato di saper cambiar pelle e spesso e volentieri ha schierato la propria squadra anche col 4-5-1 o con il 4-1-4-1. Difficilmente però verrà riproposto quest’ultimo modulo, dato che quando venne usato all’esordio il Qarabag ha preso sei gol dal Chelsea. Indipendentemente da questo la Roma giocherà col suo 4-3-3, rispetto all’ultima partita rientreranno sia Perotti che Nainggolan, tenuti a riposo precauzionale e vedremo i giallorossi portare il pressing già a ridosso dell’area di rigore avversaria, grazie al lavoro svolto soprattutto da El Shaarawy e in alternanza da Strootman e Nainggolan che si staccano per aiutare gli attaccanti nella primissima fase di pressione. In difesa Florenzi verrà confermato sulla fascia, così come Kolarov continuerà ad imperversare sulla sinistra dato che il rientrante Palmieri non era stato inserito nella lista UEFA. Al centro la coppia dovrebe essere formata da Manolas e Fazio. De Rossi invece ritroverà il suo posto a centrocampo, e la sua Roma, che attraverso i tifosi ed i compagni hanno mostrato grande affetto e comprensione per il capitano. C’è da vedere se la Roma ritroverà De Rossi, nella lucidità di gioco, ma soprattutto di mente.