Napoli fuori dalla Champions, Sarri basta scuse

Posted By on Dic 7, 2017 | 0 comments


Francesco Falzarano

Finisce la corsa del Napoli in Champions League. Non riesce la rimonta agli azzurri, che sebbene consci del risultato dello Shakhtar, con l’uomo in più non portano via neanche un punto da Rotterdam, crollando nel finale. Un calo fisico, ma soprattutto psicologico. Un Napoli che tra venerdì e mercoledì ha visto inesorabilmente sgretolare le proprie certezze. Già post Juventus puntammo il dito contro Sarri, per le sue dichiarazioni totalmente fuori luogo del post partita, perché se realtà andava analizzata, tatticamente la Juve e nello specifico Allegri hanno sovrastato il Napoli, padrone di un possesso sterile e privo di pericolosità. Rincara la dose il tecnico partenopeo sezionando pre-gara tutti i numeri del suo Napoli da record, con una punta di nervosismo verso chi gli muoveva qualche critica. Ieri esplode quando gli viene detto di “non aver raggiunto il primo obiettivo stagionale”, con epiteti non pronunciabili e a cui spesso ci ha abituati.
Analizziamo i dati. Sarri é un maestro di calcio, le sue squadre giocano benissimo (senza spostarci a paragoni inutili con Guardiola o quant’altro). Finché le sue squadre vanno a cento all’ora sono danni per molti, ma negli appuntamenti decisivi vengono meno. Non è una questione di numeri e/o turnover, il problema é che i giocatori non possono arrivare con il fiato corto a dicembre. Maksimovic, Mario Rui, Rog, Ounas, Giaccherini, Diawara, tutti calciatori inutilizzati, o comunque utilizzati con il contagocce. Per intenderci Diawara ha lo stesso minutaggio di Bentancourt.
Si continua a dire che Sarri sia il cultore del bel gioco e quant’altro, ma nel calcio ciò che conta sono i risultati. L’anno scorso il Napoli é arrivato dietro ad una Roma mediocre, alle prese con la questione Totti ed un ambiente sfilacciato. Nessuna vittoria in coppa come Benitez. E quest’anno, l’anno della verità, out al group stage di Champions, peggiorando l’obiettivo che l’anno scorso era stato raggiunto. Insomma – bel gioco, bel gioco e ancora bel gioco- ma risultati pochi, anzi nessuno di rilevante. Una riflessione va fatta perché spesso il bellerofonte può anche essere la chimera, riprendendo un celebre film, e Sarri che tanto bene ha fatto al Napoli astrattamente, concretamente non ha portato nulla. Serve cambiare mentalità basta lamentarsi perché si gioca la Champions, per i campi e la rosa non adeguata. Perché Giaccherini era un titolare di Conte agli europei, perché Maksimovic é stato pagato quasi 30mln, e perché la qualificazione è stata persa in Ucraina per far giocare i titolari in casa contro il Benevento. Le categorie esistono per questo e Sarri deve salire di livello ancora. Imponendo un mercato, allenando 24 calciatori e non 14, cambiando modulo, capendo che le competizioni non possono essere trascurate, questo per l’aspetto tecnico tattico. Riguardo la comunicazione, Maurizio non ci piace, perché a quel livello non puoi dire certe cose, non puoi paragonare la partita con il Benevento a quella con la Juve ne apostrofare in un certo modo un giornalista perché sottolinea che il primo obiettivo stagionale, ossia il passaggio del turno, é fallito. Non puoi dire che la Champions é un problema, perché il problema é non passare il turno.
Periodo critico, perché psicologicamente puoi perdere una stagione. Deve venir fuori il maestro che è in lui, per far sì che l’orchestra ricominci a suonare lo spartito giusto.
Ora testa al campionato e più in lá, all’ EL che va onorata.

Submit a Comment