(di Gianluca Guarnieri) Il “magic moment” continua. Per la Roma, dopo la brillante qualificazione agli ottavi di Champions League e il definitivo ok per la costruzione dello stadio, la spinta propulsiva inerziale non si esaurisce, anzi prosegue con il rinnovo di contratto di uno dei protagonisti della stagione 2017/18 ovvero Diego Perotti che si lega ufficialmente alla società giallorossa fino al giugno 2021, con tanto di annuncio avvenuto in diretta Facebook. Una mossa azzeccata per un calciatore che sta dimostrando tutto il suo valore, con tanto di 3 goal in campionato e 2 in Champions, uniti a tanti assist oltre al celebre goal del 28 maggio, dove il fantasista argentino realizzò a tempo quasi scaduto le rete decisiva per approdare nella massima competizione europea, proprio nel giorno dell’addio al calcio di Francesco Totti. Un calciatore forte e conscio dei propri mezzi, sincero anche al limite della durezza, come pochi giorni fa quando disse che se fosse restato Luciano Spalletti al timone della squadra di Piazzale Dino Viola, probabilmente, non sarebbe restato nella Capitale italiana, tanto per chiarire il tipo di rapporto tra l’ex tecnico e alcuni senatori. Spalletti il passato, Di Francesco il presente e il futuro. Il mister pescarese è riuscito nell’impresa di giungere agli ottavi di finale, superando avversari forti e competitivi quali Chelsea ed Atletico Madrid, raggiungendo un traguardo che mancava dalla stagione 2015/16 con Rudi Garcia, mentre Spalletti fallì nel preliminare dello scorso anno arrendendosi contro il Porto, accontentandosi dell’Europa League. Ora tutto è cambiato, con una squadra che gioca letteralmente a memoria e che ha trovato un eccellente equilibrio difensivo, con zero reti incassate nelle gare interne di Champions in un computo globale di 10 partite (tra coppa e campionato) su 20, dove Alisson Becker ha mantenuta la propria porta inviolata. Non poco insomma…