Juve, niente sorpasso. Il muro Spalletti regge

Posted By on Dic 10, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Pari e patta. La Juve non sfonda il muro interista e deve accontentarsi di un punto che mantiene invariata la classifica in attesa di Napoli-Fiorentina. Allo Stadium non arriva il sospirato sorpasso.
I bianconeri hanno inizialmente aspettato la gara, lasciando il pallino del gioco agli uomini di Spalletti con le idee poco chiare nell’ultimo quarto di campo. Con lo scorrere dei minuti la Juve trova l’uomo giusto per colpire, è Cuadrado. L’Inter non concede il fondo al colombiano, che sforna assist a ripetizione dalla trequarti per Mandzukic. Marione non ne approfitta e l’Inter ringrazia. In generale a farla da padrone è la densità a centrocampo. Borja Valero è asfissiato dal raddoppio sistematico juventino, eppure l’Inter fa possesso per larghi tratti del primo tempo. Sterile si intende, ma utile a disinnescare le velleità di Madama. La traversa di Mandzukic in chiusura di prima frazione è solo il prologo a una seconda parte di match interamente a tinte bianconere. Ritmo sostenuto e continua ricerca di Cuadrado, da cui nascono i maggiori pericoli per la banda Spalletti. La Juve riesce nel suo intento. Costringe ad abbassarsi Perisic e, soprattutto, Candreva non proprio a suo agio in fase di ripiegamento. Juve pericolosa sugli esterni, in particolare a destra, meno quando prova soluzioni centrali. L’ingresso di Dybala non cambia le cose. La Joya tenta scambi stretti con Higuain e l’inter puntualmente gli sporca ogni linea di passaggio. Allegri non rischia la carta Douglas Costa per non perdere centimetri e chili nel convulso finale e il cambio di passo non arriva. L’Inter vacilla ma non crolla, forte di una solidità difensiva acclarata e di un Handanovic che non sbaglia un colpo. L’ultimo quarto d’ora la spinta dei padroni di casa si affievolisce. L’Inter ha più gamba e controlla meglio le iniziative del team di Allegri. L’aggiunta di un centrocampista centrale in più, come Gagliardini, permette alla capolista di far filtro a centrocampo e schermare meglio la difesa. Lo 0-0 è la logica conseguenza. Dopo 44 gare la Juve rimane a secco in una gara di campionato (ultima volta il 26 ottobre nella sconfitta di San Siro con il Milan 1-0). Merito dell’Inter e dell’imprecisione sotto porta. Niente sorpasso. Higuain e co sperano sia solo rimandato.

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