di Oliver Jones
20 agosto 2017, il Barcellona si appresta a cominciare il suo campionato in un’ aria di pessismo raramente respirata nell’ ultimo decennio calcistico della capitale Catalana. I blaugrana hanno da poco perso un pilastro della squadra come Neymar e sono reduci dalla bruciante sconfitta per 5-1 sui 180 minuti nella supercoppa spagnola contro i rivali del Real Madrid. L’umore è cosi a terra che perfino un simbolo dell’ orgoglio catalano come Piquè dichiara:”per la prima volta in 9 anni mi sento inferiore al Real Madrid” concludendo però ricordando che “Nessuno è invincibile e la stagione è lunga”. Che la stagione sia ancora lunga lo sa bene anche il nuovo tecnico Ernesto Valverde che, convinto della bontà delle sue idee, mantiene un profilo basso mentre predica calma e lavoro.
4 mesi più tardi si può dire che il lavoro è stato svolto ed anche ottimamente. Il Barcellona si trova al comando della Liga da imbattuto a + 6 sul Atletico Madrid grazie anche ai cambiamenti apportati dall’ allentore ex Athletic Club, responsabile di una vera e propria mini rivoluzione nella filosofia calcistica del club Catalano. La versione Valverdiana del Barcellona infatti ritrae una squadra molto più compatta e solida di quella vista negli ultimi anni. Una solidità che si riflette nei soli 7 gol subiti in 16 partite (l’anno scorso ne incassò 37 38 partite) ed è simbolizzata benissimo dal’ elevato minutaggio e rendimento offerto a giocatori come Paulinho (già 6 gol e 2 assist ) che oltre ad una buona tecnica garantisce alla sua squadra una presenza fisica ed un dinamismo spesso vitale per i blaugrana. E se il Barcellona ha acquistato più solidità questa non ha di certo intaccato i principi fondamentali del club come l’elevato possesso palla (media del 61,7 %) e la rapida verticalizzazione che giocatori come Busquets, Iniesta, Rakitic e Messi possono sempre offrire
La “rivoluzione” del Txingurri non è solalmente riscontrabile in una fisolofia di maggiore compattezza ma lo è anche a livello tattico. La partenza di Neymar ha distrutto l’ attacco del Barcellona cosi come lo conoscevamo, sciogliendo l’ ormai iconica MSN.
Non potendo più disporre del tridente delle meraviglie, dopo l’infortunio di Dembelè (ennesimo ostacolo posto sulla strada del Barcellona), Valverde è ricorso ad un centrocampo a 4 che tende ad essere un rombo atipico in fase d’attacco ed un 4-4-2 in fase difensiva. Quando il Barcellona costruisce la manovra il perno basso del centrocampo (Busquets) si abbassa e si posiziona quasi fra i due difensori centrali ad impostare la manovra, le mezzali tendono a restare interne creando densità in mezzo al campo fraseggiando con i compagni di reparto e gli attaccanti.In questo modo le fascie sono libere per le discese impetuose dei terzini pescate spesso da Messi. Non è raro infatti vedere la Pulga agire alle spalle di Paco Alcacèr e Suarez staccandosi alle loro spalle per impostare l’azione nell’ultima trequarti.
L’assenza di Neymar non solo ha portato al cambio di modulo ma ha anche rivitalizzato Jordi Alba. La fascia sinistra è tornata ad essere di sua proprietà, e con maggiori spazi per le sue discese si sta rivedendo con grande continuità il fantastico terzino visto nelle sue prime stagioni al club. Il terzino catalano ha affinato la sua intesa con Messi regalandogli la maggior parte dei suoi 5 assist stagionali e ricevendo dal numero 10 l’assist per il suo unico gol realizzato nell’ importantissimo pareggio strappato al Valencia. Messi di conto suo sta dominando il campionato, con 14 gol e 5 assist il 5 volte vincitore del pallone d’oro è il capocannoniere del campionato, il giocatore con più dribling e con più tiri in porta per incontro. Responsabilizzato dal suo impiego centrale in mezzo al campo, da vero numero 10, il fenomeno argentino sta toccando quei livelli che solo lui è capace di toccare e la classifica della sua squadra lo rispecchia.
A 2 giornate dal giro di boa il Barcellona ha fronteggiato mille difficoltà,e le ha superate tutte, ora, i blaugrana si affacciano alla seconda parte della stagione con 6 punti di scarto sulla seconda in Liga, come vincitrice del suo gruppo di Champions, con tante nuove certezze e con nomi come Coutinho e Griezzman che girano per il mercato di Gennaio la squadra catalana sembra poter soltanto migliorare.Il mondo è avvisato, gli extraterrestri stanno tornando.