Babbo Babacar

Posted By on Dic 23, 2017 | 0 comments


di Vincenzo Boscaino

 

Non viene dal Polo Nord e non ha la barba lunga, ma il regalo, quello sì, l’ha portato.
Khouma Babacar all’ultimo respiro la insacca dietro Cragno. 3 punti. Il regalo di Natale più bello per i tifosi Viola. Un regalo portato da chi quest’anno ne aveva confezionati già altri 3 partendo dalla panchina: quello decisivo con la lazio, e contro il Benevento e Torino. Un regalo che lancia la Fiorentina verso l’Europa.
Come tutte le figure che partono al margine di una storia e poi la cambiano, il ruolo della riserva di lusso è il più affascinante tra quelli che si può vedere su un campo di calcio. La condanna a comportarsi da tiranni col tempo. Il peso di dover far qualcosa, di cambiare la rotta di un match, di ripagare la fiducia del Mister.
Gli aggettivi che si possono appore nella descrizione di riserva di lusso combaciano perfettamente con quelli usati per descrivere la stagione di Babacar quest’anno. Un ruolo però che sembra non gradire moltissimo:” “Era importantissimo per noi vincere questa gara – dice Babacar –. L’abbraccio con Pioli? Mi ha detto di continuare così. Se è difficile giocare titolare? È complicato non giocare, io voglio sempre partire dall’inizio, ma aspetto sempre il mio turno. Sono un po’ arrabbiato per il fatto che non gioco.”
Quasi alla soglia dei 25 anni, tutti ormai si aspettano che Khouma faccia il definitivo salto di livello. Un salto che passa anche da queste prestazioni, la consapevolezza di essere importante, decisivo.
Non viene dal Polo Nord e non ha la lunga Barba, ma i regali quelli sì, li porta eccome Babacar. Regali che i tifosi Violi si augurano non finiscano mai.

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