Francesco Falzarano
Fragorosa, forte, di grande impeto, la sconfitta con la Spal, ha messo in ginocchio la strega, Benevento ed il Benevento. L’ultima occasione per ri-partire, o meglio partire, in una stagione, che nella città delle streghe effettivamente non è ancora incominciata. Allora ci siamo fermati, abbiamo pensato, aspettato, ma le parole faticavano a venir fuori. Benevento è al tappeto atterrita da una stagione che da sogno, è diventata da incubo. Uno score imbarazzante, e la sensazione che ormai sia tutto sconnesso, e non parliamo della salvezza, perché parlare di quella sarebbe pretenzioso, ma di un ambiente, inteso come squadra che aspetta solo il mercato di Gennaio. Ha parlato Vigorito in settimana esprimendo tutto il suo disappunto e la sua delusione, verso una città che ama, e che ripartirà nonostante la retrocessione. Ci ha tenuto il numero uno giallorosso nel dire che il Benevento ripartirà, e che comunque la stagione non è finita, e bisogna chiuderla quantomeno con dignità. All’orizzonte la sfida contro il Genoa, altro possibile spartiacque per centrare i tre punti. Torna Lucioni in attesa del giudizio, ed in campo si vede si percepisce, il Benevento gioca si sbatte, soffre e rischia di passare in vantaggio, fino al ’90, quando Belec atterra in area Lapadula, rigore, 1-0 ed ennesima sconfitta, la diciassettesima in diciotto gare. Ancora delusione, ancora voglia di mandare tutto al diavolo. De Zerbi resta, ma il Chievo potrebbe costare caro. Ormai non c’è più analisi che tenga, ne speranza, solo voglia di svegliarsi da un incubo. La città è indignata, e ha fatto sentire la sua voce attraverso un durissimo comunicato della Curva Sud. Alle porte di capodanno arriverà il Chievo, ultima tappa del peggior girone d’andata della storia.