Il 2017 del calcio femminile italiano: l’arrivo della Juventus e l’addio di Cabrini

Posted By on Dic 26, 2017 | 0 comments


di Giandomenico Tiseo

 

Il 2017 sta per chiudere i battenti e la domanda è la seguente: che anno è stato per il calcio femminile italiano? Una stagione tra luci ed ombre quello del “Pallone in rosa”, bisognoso ancora di trovare una propria dimensione nel Bel Paese. Le problematiche culturali legate ad un movimento non così sponsorizzato sono le solite e si procede a rilento sulle riforme volte ad incentivare la pratica a livello giovanile. Si torna sempre al solito tema: legge sul professionismo. Tuttavia una nota lieta che ha scosso, forse, favorevolmente il tutto c’è: l’ingresso della Juventus nella massima serie. L’acquisizione del diritto sportivo del Cuneo calcio femminile ed una campagna acquisti importante, nel corso dell’estate, ha portato il club di Torino ad annoverare tra le proprie fila calciatrici di primo livello a livello nazionale ed internazionale. La conseguenza di ciò è l’attuale primato a punteggio pieno in classifica a quota 27 punti con 3 punti di vantaggio sul Brescia. Una dimostrazione di forza notevole quella della formazione allenata da Rita Guarino che conferma anche la bontà del progetto della società torinese. La via dell’affiliazione tra club maschile e femminile, già sposata dalla Fiorentina una stagione fa, è stata ripresa anche dalla gloriosa Vecchia Signora e ciò può portare a dei benefici dal punto di vista della competitività interna ed esterna. Molti più club infatti saranno incentivati ad imitare quanto fatto dai rivali, visti i risultati, investendo in maniera convinta e giocandosi le proprie carte al 100%. Un innalzamento della qualità funzionale anche ad un eventuale impegno europeo con crescenti ambizioni. Mutamento di cui ha risentito anche la Nazionale con il passaggio di consegne in panchina da Antonio Cabrini a Milena Bertolini. L’esperienza dell’ex calciatore della Juve non è stata delle più brillanti e l’eliminazione al primo turno degli Europei 2017 in Olanda è stato solo l’ultimo score negativo della serie. Scelte spesso frutto di idee tattiche non così aderenti al campionato hanno alimentato malumori nell’ambiente e l’avvicendamento con l’ex tecnico del Brescia è stato accolto quasi con sollievo. Positività confermata anche dai risultati nelle prime 4 partite di qualificazione ai Mondiali 2019 in Francia. Le azzurre hanno infatti centrato sempre il bersaglio grosso totalizzando 12 punti ed essendo in vetta al gruppo 6. Compattezza ed identità di gioco le armi della squadra nostrana, impostata molto di più sui blocchi delle squadre del torneo nazionale, seguendo la logica di una selezione piuttosto che di un club. La ricetta di Bertolini, al momento, ha dato i frutti sperati ma è ancora presto per cantar vittoria. Il Belgio, secondo a 3 lunghezze ma con una partita in meno, è avversario assai insidioso e decisivo sarà lo scontro diretto di aprile 2018 in Italia. Il target delle giocatrici nostrane è chiaro: centrare la qualificazione diretta alla fase finale iridata attraverso il primato del raggruppamento. Questo è il proposito per l’anno venturo che si spera diventi realtà.

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